sabato 27 giugno 2009

Smarrimento culturale

Sgominato un accampamento non abbastanza nomade sulle rive del torrente Artugna. Il «superassessore» Egidio Santin mantiene fede alle promesse elettorali. Assumendo il doveroso ruolo di preservamento dell'identità culturale (curiosa la scelta di utilizzare il singolare anzichè il plurale, è come se esistesse l'assessorato all'«attività produttiva») non esita a utilizzare il pugno di ferro contro un gruppo nomade privo di coerenza. Facendo sfregio della propria identità culturale uno di essi aveva acquistato regolarmente un terreno in prossimità del greto del torrente per parcheggiarci la propria roulotte (un po' come Mel Gibson in arma letale) ma non essendo in America bensì a Polcenigo non si è reso conto di aver di fatto stabilito un accampamento costituito da ben un elemento extracomunitario non più nomade. Dopodiché, presumibilmente preoccupato dalle incursioni dei predoni locali, ha perdipiù aggravato la propria ambiguità sociale-stanziale recintando il lotto, allacciandosi alla corrente elettrica e perfino piantando alcuni fiori nel giardino. Grazie al pronto intervento del Comune l'anomalia culturale è stata rapidamente sradicata e l'uomo è stato invitato a far fagotto e a riprendere il suo allegro nomadismo. In quest'epoca di tempi mutevoli l'incoerenza culturale può essere pericoloso oggetto di confusione, soprattutto per i bambini in ricerca del proprio ruolo nel mondo. In una comunità sana ciascuno deve rispettare la propria mansione, sennò si crea una grande confusione; quindi che i cattolici vadano in chiesa, i leghisti si vestano di verde, gli sportivi si mettano le scarpe da ginnastica, gli zingari rubino e i comunisti mangino i bambini.

mercoledì 24 giugno 2009

Polcenigo-pedia

Oggi ho inserito alcuni link e ho guardato le statistiche di questo blog. Sono abbastanza soddisfatto, dal 16 giugno stiamo guadagnando 1-2 nuovi visitatori al giorno, non leggono quotidianamente il blog (non abbiamo certo questa pretesa, sarebbe un impegno troppo grande) ma di tanto in tanto si ricollegano per vedere se ci sono novità e questo è incoraggiante. Ho quindi deciso di allargatre la possibilità di commento anche in modo anonimo per incoraggiare eventuali slanci partecipativi. Oggi vi propongo un semplice gioco, trovate la differenza tra due siti: questo e quest'altro.
E' molto facile, uno è un sito di un Comune turistico, l'altro è un sito di un Comune che vorrebbe esserlo ma non sta facendo nulla per diventarlo. Wikipedia è costruita dagli utenti stessi, non da professionisti, in questo caso basterebbe che ognuno di noi si impegnasse ad aggiungere una foto, un articolo, una correzione, qualche riga. Iniziamo a fare qualcosa?

lunedì 22 giugno 2009

Aborto democratico

A Polcenigo 521 persone su 2567 aventi diritto si sono espresse sui tre quesiti del referendum. Non capisco perché gli aventi diritto siano meno rispetto alle amministrative, comunque la fonte è questa. La percentuale votante, appena 20%, è in linea con la tendenza provinciale e nazionale, se non leggermente superiore. Questo referendum è nato con molti padri ma è stato un figlio scomodo presto condannato a morte prematura. Chissà per quale motivo, su giornali e televisione, stavolta quasi nessuno ha invitato i cittadini a votare. Allo stesso modo non si è fatta campagna di informazione motivando la scelta del sì o del no. Anzi, per farlo passare ancora più inosservato si è scelto di non accorparlo alle europee (spendendo di più in organizzazione) il tutto al fine di non fargli raggiungere il quorum. Ultimamente quasi nessun referendum è riuscito a raggiungere il quorum, ossia la percentuale di votanti necessaria a validarne il risultato. A parte che trovo scorretto chi, anziché fornire indicazioni di voto, incoraggia i cittadini a non votare, di fatto avvantaggiandosi del numero di astensionisti naturali e di fatto boicottando il concetto di democrazia popolare. Non andare a votare pur avendo un opinione in merito significa giocare sporco e questo è il motivo per il quale personalmente sono a favore della rimozione del quorum minimo. Se i cittadini sono chiamati ad esprimere una preferenza, quelli che hanno buona volontà lo facciano e per tutti coloro che hanno preferito andare al mare mi dispiace, ma se ci tenevano a far sentire la loro voce dieci minuti per prendere la scheda elettorale e andare al seggio la prossima volta li troveranno.
Detto questo, nel nostro Comune appena 521 persone hanno sentito il dovere civico di informarsi sul referendum e spendere dieci minuti del proprio finesettimana per dire la loro sul premio di maggioranza e la possibilità di sedersi contemporaneamente su più poltrone. Appena 521 hanno avuto questa sensibilità, mentre in 2079 (quasi quattro volte tanto) avevano votato alle amministrative. Dove sono finite queste 1558 persone? Perché non sono andate a votare?? Cosa gli dice la loro coscenza??? Siamo messi bene.

sabato 20 giugno 2009

Problema sicurezza: chi ci proteggerà dalle ronde?

Debellare il crimine è un utopia, tanto quanto eliminare la fame nel mondo o creare una società senza diseguaglianze.
Anche nelle dittature più feroci, dove il controllo di polizia era capillare e le leggi più severe continuavano ad esserci rapine, furti omicidi ecc...
In Italia però la Lega è convinta di poter fermare il crimine; soprattutto è convinta che a fermarlo saranno dei cittadini volontari, non le forze di polizia.
Il mio primo dubbio riguarda le modalità d'azione di queste ronde.
In base a quale criterio esse stabiliranno le persone da segnalare?
Si limiteranno ad intervenire solo dopo aver colto qualcuno in flagranza di reato (un ladro in passamontagna con piede di porco in mano oppure un rapinatore con una calza in testa e pistola...) o molto più probabilmente avranno il compito di vigilare per individuare persone “sospette”?
E in che modo si può classificare una persona come “sospetta”?
É veramente possibile per un movimento che trova le sue radici in una ideologia che si è dimostrata fortemente razzista non operare le proprie scelte in base al colore della pelle o in base all'accento?
Ma non solo. Le ronde non sono formate da militari addestrati che conoscono la legge come i Carabinieri e i Poliziotti, ma da cittadini, e il pericolo è che possibili obiettivi possano essere anche oppositori politici o persone odiate per motivi personali, come rivali in amore, nel lavoro ecc..
Qualcuno potrà obiettare, a ragione, che il loro compito si esaurisce in una segnalazione di movimenti sospetti alle caserme, quindi che l'unico fastidio per una persona ingiustamente accusa sia il fatto di venire successivamente fermati dalla polizia (anche se si tratta comunque di una limitazione della libertà intollerabile in un paese che si reputa democratico e civile)
E qui sorge il mio secondo dubbio.
Siamo proprio sicuri che i nostri vigilantes si limiteranno a fare una telefonata in questura?
Possiamo essere certi che qualcuno di loro sentendosi come Mel Gibson in “Die Hard” non decida di infrangere la legge per fermare da solo qualche “pericoloso criminale”?
E saremo certi che nessuno di loro in tasca non infilerà un coltello o una mazza, per aiutarsi nel difficile compito di individuare criminali sospetti?
Chi controllerà il loro operato?
In definitiva si tratta di gruppi paramilitari politicamente schierati (anche se legalizzati),che gireranno per le strade delle nostre città arrogandosi il diritto di decidere chi può liberamente passeggiare di notte e chi invece deve starsene a casa.
Quelli che dovrebbero stare a casa di notte per me sono proprio loro.

mercoledì 17 giugno 2009

Tolleranza zero ai pennuti

Tempi duri per le anatre di Polcenigo. La comunità locale degli uccelli acquatici è in allarme per la nomina di Egidio Santin alle politiche migratorie. "Abbiamo ragioni per temere che la regolamentazione dei flussi migratori ci impedirà di far ritorno a Polcenigo la prossima primavera" dichiara il loro portavoce. Voci non confermate parlano di un censimento per verificare le condizioni sanitarie dell'habitat in cui i pennuti alloggiano ma l'opinione pubblica già è divisa in merito alla possibilità, secondo molti discriminante, di raccogliere e catalogare le impronte di ogni esemplare adulto o di applicare loro addirittura dei radiocollari. Nel mirino successivamente potrebbero finire le oche ed i trampolieri, mentre nessuna preoccupazione al momento per i pettirossi, che hanno rilasciato questa dichiarazione: "E' vero, molti di noi d'estate si spostano a Tambre..ma si tratta di villeggiatura".

[Nell'immagine un ricongiungimento familiare]

mercoledì 10 giugno 2009

Comunità da riscoprire


Ogni persona ha una propria sfera di amicizie. Le amicizie si stringono conoscendo persone, condividendo interessi. Chi abita a Polcenigo ci è cresciuto o ci si è trasferito, nel caso ci sia cresciuto ha avuto diverse occasioni per stringere legami con i suoi concittadini. Alle elementari ha potuto conoscere i propri coetanei, trascorrendo con loro 5 anni e poi altri 3 di scuole medie. Queste persone non si "scelgono", abitano nello stesso Comune. Nessuno si scelgono i propri vicini di casa o i parenti. Può esserci grande intesa oppure no. Con il tempo una persona comunque ha modo di esprimere interessi specifici e in questo modo incontra persone con le quali condividere questi interessi. Anche all'interno della classe a scuola o tra i conoscenti con il tempo si operano delle preferenze di compagnia. Gruppi di persone condividono un obiettivo comune, che può essere il semplice divertimento, l'andare a caccia, l'attività politica, la pratica sportiva, qualsiasi forma di interesse. Questi gruppi di persone non lo sanno ma sono l'essenza stessa della Comunità. Sono loro che rendono vivo il Comune. Una rassegna musicale, una giornata dello sport, una festa in casera, un motoraduno, un compleanno, la festa di un bar sono tutte piccole cose che sommate danno occasione di incontro. Una persona da sola può fare ben poco è dal confronto e dalla collaborazione che nascono i progetti e sopratutto si realizzano. Le associazioni di Polcenigo sono numerose ma in difficoltà. Molta gente nel nostro Comune pretende servizi senza dare nulla in cambio, tante volte vediamo eventi negli altri paesi che ci piacerebbe vedere anche nel nostro ma è raro che attivamente ci impegniamo per fare qualcosa di concreto. Si sta addirittura perdendo il senso stesso della parola "comunità", i nostri nonni si conoscevano tutti e conoscevano le rispettive famiglie e le rispettive attività. Molte cose le facevano assieme, la sera si ritrovano in gruppi molto più numerosi di come facciamo noi e con maggiore continuità. Da lì nascevano i progetti e la voglia per realizzarli. L'attuale situazione amministrativa, senza una direzione precisa ma con baruffe sicure è lo specchio della frammentazione sociale sul nostro territorio. Vogliamo davvero stare meglio?? Allora incominciamo a recuperare qualche amicizia che abbiamo lasciato allentare, organizziamo delle cene, partecipiamo agli incontri e alle attività che ci interessano, diventiamo parte attiva di qualcosa e il resto verrà da sè.

[Nell'immagine: Della Toffola, De Val, Venier e Quaia]

martedì 9 giugno 2009

Amministrative 2009


Allora si è votato e ha vinto Luigino Del Puppo. Di 3478 aventi diritto, il 59,7% ha avuto l'interesse di andare a votare mentre 1399 persone sono rimaste a casa. Mi domando quale possa essere il loro ruolo all'interno della comunità se non si disturbano nemmeno a dare una preferenza riguardo a chi amministrerà il loro e Comune nei prossimi 5 anni.

Il 59,7% che è andato a votare, ossia 2079 persone, non si si è mosso in modo compatto. Appena il 9%, quindi nemmeno uno su 10, ha scelto la lista civica di Luigino Del Puppo, ma grazie al sostegno della Lega (12%) oggi si può dire che comunque in una stanza con 10 persone in 2 sostengono Del Puppo. Queste due persone a mio avviso la pensano diversamente riguardo ad alcuni punti fondamentali come l'immigrazione e la sicurezza, ma evidentemente hanno ritenuto di poter superare le loro divergenze unendo le forze nella corsa al Municipio.

Mauro Quaia con le sue due liste civiche raggiunge un 17%, molto lontano dal 24% di Del Puppo ma almeno ha dalla sua un elettorato compatto e che condivide i suoi progetti, e non è poco.

Il PDL da solo, con Delle Toffola al comando, arriva ad un 16% ragguardevole. L'incompatibilità con i leghisti a mio avviso è evidente, sia per come il PDL ha condotto la campagna elettorale sia per come l'ha condotta la Lega, sgambettando di continuo in modo lecito e meno lecito gli avversari.

Attualmente quindi le liste civiche di Quaia sono il gruppo più numeroso del Comune (17%), seguite dal PDL (16%) e dalla Lega (12%). La Lista civica di Del Puppo è stata di fatto l'ago della bilancia, che con il suo 9% ha fatto pendere l'ago nella direzione del carroccio.

Guardando i dati in diagonale è interessante anche notare come il 28% dei cittadini abbia scelto un partito e il 24% invece una lista civica, un leggero divario che secondo me significa che nel dubbio gli elettori hanno preferito puntare su un simbolo, quasi fosse una garanzia.

In ogni caso... se è realistico esemplificare la situazione del nostro Comune in questo modo c'è da mettersi le mani nei capelli. In una stanza ci sono 10 persone: un leghista, uno di forza italia, tre persone appartenenti a diverse liste civiche che non è detto vadano d'accordo, un indeciso, quattro che se ne stanno seduti in un angolo in silenzio. I quattro silenziosi non so cosa facciano, gli altri sei litigano su tutto. E devono amministrare Polcenigo. In bocca al lupo.

L'analisi è basata sui dati presi da qua, se ci sono delle piccole incongruenze nelle percentuali è perché sono risultati ufficiosi.