mercoledì 12 agosto 2009

Whakawhiti te ra!


A fine agosto parto per la Nuova Zelanda, terra di kiwi, maori e pecore. Si tratta di una working holiday, ossia visitare il paese cercando di mantenersi con un lavoro di qualche genere e nel frattempo affinare il proprio inglese. Questa notizia è necessaria per dire che probabilmente questo blog di conseguenza chiuderà temporaneamente i battenti a meno che qualcuno non si faccia avanti per prenderne il timone. Ringrazio tutti quelli che vi hanno in qualche modo contribuito e spero di riprendere questo progetto al mio ritorno.
Haere ra.

venerdì 7 agosto 2009

Entusiamo giovanile


La nuova amministrazione ha modificato il sito del Comune in modo interessante. Tra le novità, senz'altro la più degna di attenzione è la pagina "Notizie dal Sindaco e dagli Assessori" in cui sembra che Del Puppo, De Val, Donazzon, Sanchini e Santin (in diligente ordine alfabetico) si siano presi l'impegno di utilizzare la rete come rapido ed efficace mezzo di comunicazione. A parte che l'iniziativa poteva essere allargata anche all'opposizione, anzi non vedo proprio il motivo per il quale la giunta possa pubblicare sul sito del Comune in uno spazio apposito e i Consiglieri comunali no. In ogni caso questo impegno può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Sono molti i siti creati seguendo l'onda dell'entusiamo e poi abbandonati a se stessi. Non fà una bell'impressione cliccare speranzosi sull'assessore di turno e vedere che no, egli non ha niente da dirci. E allora cos'ha fatto a fare la pagina? Sono innumerevoli i blog politici nati in campagna elettorale e poi dimenticati, poco aggiornati o per niente. Quando clicco sul blog di Astolfi mi fa sempre piacere leggere qualcosa di nuovo, già è meno aggiornato quello del gruppo consiliare Progetto Comune, fermo a qualche tempo fa o altri siti ormai statiche vetrine degli anni passati come quello del Pedemontana Livenza Rugby o del Gruppo Larin. Certo, almeno esistono e un contatto lo si può trovare, ma il visitatore di passaggio di certo si domanda se le informazioni contenute sono ancora valide, visto la polvere che si è depositata sopra.
Insomma, anche la nostra Giunta ora sembra voglia dirci che è abbastanza moderna da essersi accorta di internet come mezzo di comunicazione, ma è abbastanza volenterosa da usarlo?

mercoledì 5 agosto 2009

Il paese dei fagioli



Lamon è un paese di circa 3mila abitanti in provincia di Belluno, sorge su un altopiano, ma è un paese di montagna. È composto da 15 frazioni, parecchio isolate le une dalle altre. Eppure esiste una sola proloco che collabora con ben altre 28 associazioni, che assieme organizzano la vita sociale della comunità. Tra queste ci sono associazioni di giovani artisti, Legambiente, associazioni sportive, gli immancabili alpini e via via fino addirittura ad un’associazione che si occupa del trasporto e smontaggio dei materiali per le varie manifestazioni e le sagre, in modo da facilitarne la realizzazione. Il risultato è un calendario di eventi per l’estate particolarmente ricco, la sistemazione di nuove strade, la disponibilità dell’Adsl in quasi tutte le frazioni (come se da noi Mezzomonte fosse raggiunto dalla banda larga), una biblioteca moderna che mette e disposizione un collegamento wireless gratuito ai suoi utenti, una vita sociale soddisfacente per un centro così piccolo (5 bar attivi nella solo piazza principale) e alcuni progetti interessanti in parte già realizzati come la riqualifica del colle alle spalle della via principale o la nuova palestra comunale. Il parallelismo con Polcenigo è fin troppo facile. Il nostro Comune parte da una situazione migliore, non risente delle difficoltà legate al territorio montano e ha a sua disposizione risorse archeologiche e turistiche che nemmeno si immagina. Eppure siamo frantumati da associazioni che si fanno la guerra anziché collaborare (ad esempio abbiamo una proloco per frazione). La collina del castello è in stato di abbandono, così come molti altri luoghi abbandonati ai rovi. La banda larga arriva fino a Fontanafredda, le manifestazioni sono condannate ad un’inquietante precariato (dov’è finito ad esempio il mercatino delle mani creative?) e le attività in piazza stentano a decollare o sono spesso mortificate quando cercano di intraprendere interventi di rilancio. Le associazioni si riuniscono privatamente, precludendo a nuovi possibili interessati la possibilità di partecipare, in quando il Comune non incoraggia la partecipazione. L’evento più importante, la sagra dei sèst, è affidata all’improvvisazione dei vari gruppi, non sono mai state fatte delle riunioni aperte al pubblico in modo tale da strutturare la manifestazione, evitando inutili concorrenze o ripetizioni. Proseguendo su questa via non si ottiene niente, è necessario dare una struttura alle associazioni di Polcenigo, riunirle, organizzarle e strutturarle. Dare loro una sede comune, aperta al pubblico e un gruppo di coordinamento. Il Comune dovrebbe adoperarsi per questo obiettivo e i polcenighesi dovrebbero capire che se non collaborano non vanno proprio da nessuna parte, esattamente come stanno facendo ora.