giovedì 30 dicembre 2010

Il mondo gira al contrario

Accadde che il vicesindaco abbia votato, assieme al resto della giunta, un provvedimento per il finanziamento annuale alle molteplici società sportive operanti nel nostro Comune. Niente di così straordinario, semplice prassi amministrativa. Sennonché tra le suddette ci fosse anche una società in particolare, la più bella di tutte, ossia l'Associazione Sportiva Dilettantistica Pedemontana Livenza Rugby, presieduta dal medesimo vicesindaco che pertanto ha operato in commistione di interessi. Da una parte l'interesse pubblico dell'amministratore comunale di agevolare le società sportive per mezzo del suo potere decisionale e dall'altra parte l'interesse privato del presidente sportivo nel ricevere un finanziamento. A differenza di altri presidenti ben più noti non si trattava dell'approvazione di una legge ad personam, penalizzante il calcio e favorente il rugby, per quanto personalmente io possa trovare questa irrealistica ipotesi condivisibile. Insomma, seppur irrilevante, il vicesindaco votò in conflitto d'interessi e l'opposizione non mancò di attaccarlo ottenendo le sue dimissioni. Dimissioni da presidente del Pedemontana Livenza sfortunatamente. Bisogna precisare che l'attacco politico è stato formalmente ineccepibile e ampliamente meritato, in quanto chi semina vento raccoglie tempesta ma sostanzialmente ingiusto. Il consigliere Quaia non ha esitato a colpire De Val in quanto non ha comprensibilmente digerito le scorrettezze ricevute in passato ma (inaspettatamente) due ingiustizie non fanno una giustizia, la matematica è una scienza meravigliosa ma non applicabile così rigorosamente alla realtà. Agli occhi di chi scrive, Quaia ha perso un occasione per dimostrarsi migliore del suo avversario politico ed essendo stato il mio candidato sindaco, me ne dispiaccio. Colpire De Val sul piano personale non migliorerà i suoi difetti amministrativi (ne tantomeno caratteriali) e non lo farà di certo ammettere di aver condotto  una campagna elettorale scorretta (probabilmente sull'onda dell'impeto dell'assessore Santin di scuola Ballaman). De Val saluta pertanto suo malgrado il Pedemontana Livenza Rugby, forse la cosa più bella che è riuscito a creare e regalare alla comunità di Polcenigo e attraverso la quale ha negli anni conquistato l'ammirazione e l'affetto di tante persone. Prosegue  invece il suo mandato da vicesindaco. In un mondo perfetto, sarebbe avvenuto il contrario.

sabato 25 dicembre 2010

Chiare fresche dolci acque (2)

Lungi dall'esser effetto dell'alluvione in corso o di quella recente appena superata, l'esondazione del Gorgazzo in adiacenza del parco di S.Floriano è stata archiviata come tale probabilmente per sollevare i nostri amministratori (prensenti e passati) da ogni responsabilità di abbandono dell'area se non magari per l'astuto espediente di far figurare la riparazione sotto la più imprevedibile voce "alluvione".
Interessante quindi l'eroica urgenza con cui la ditta Pessot ha provveduto nottetempo alla risistemazione degli argini senza badare troppo ai dettagli viste le ardue condizioni di lavoro. I molti alberi che sono stati rotti dalle ruspe, piegati o sradicati senza ragione fanno ora da adeguata cornice alla scena che attende l'ignaro turista che parcheggia la macchina nel nuovissimo parcheggio, legge l'insegna sul Parco di S.Floriano e si ritrova bloccato sulla sassosa e scoscesa sponda destra del Gorgazzo a causa della chiusura del ponte di legno, dissestato ormai da anni. Lo sguardo del villeggiante si può confortare con la vista degli alberi spezzati e il profilo di un argine che si perde tra cumuli irregolari di sassi decorati da cespugli altissimi di spine. L'argine tra l'altro è già attraversato da un'infiltrazione di acqua in prossimità dell'attacco dello stesso con la sponda esistente. Un simpatico rigagnolo attraversa la pianura sassosa immettendosi nel Livenza dove gli pare a lui, alla faccia della bonifica. Benvenuti a Polcenigo, e prima di andar via non dimenticate di visitare il castello!

mercoledì 8 dicembre 2010

Nel pantano del Palù


Riassumo velocemente quanto ho capito dalla presentazione sul palù, una bella iniziativa a cui ha partecipato parecchia gente. Gli scavi condotti finora sono stati piccoli ma estremamente incoraggianti visto che la quantità e la qualità dei reperti trovati è molto alta. La zona del palù è stata abitata con molta probabilità in modo continuativo nella storia perlomeno nel 6000 a.C e attorno al 2000 a.C datazione a cui risalgono i reperti trovati. Anche le indagini subacquee sono state interessanti per quanto essendo solo visive non è stato possibile esprimere una datazione per le strutture ritrovate, alcune probabilmente di opera recente mischiate ad altre millenarie. Ritrovamenti di utensili analoghi a quelli del palù sono stati riscontrati nell'altopiano del Cansiglio, dove probabilmente andavano a caccia e in Slovenia dove le tribù dell'epoca andavano a fare le vacanze d'estate. La fattura di questi oggetti è particolare e non riconducibile alle popolazioni conosciute nella zona. Con queste premesse la Sovraintendenza e il Gr.A.Po hanno proposto l'inserimento del sito nella lista del patrimonio dell'Unesco, che ha inviato un ispettore. La visita sembra essere andata a buon fine ma ora bisogna aspettare per vedere quale candidatura verrà premiata tra le 150 proposte da più nazioni.

venerdì 3 dicembre 2010

Edizioni Della Toffola

Credo di fare cosa gradita condividendo questa pubblicazione, inviatami dal consigliere Della Toffola, come sempre molto attivo. Lascerò ovviamente altrettanto spazio ad un'eventuale replica dell'Amministrazione Comunale. >>download del pdf<<
Pur non condividendo e non comprendendo l'ammirazione che Della Toffola nutre per il miliardario di Arcore, la mia personale opinione è che a Polcenigo chiunque avesse vinto le passate amministrative sarebbe stato meglio della Lega Nord, che ha basato la sua campagna elettorale su cose non vere riguardanti la gestione dell'acqua, si è vantata di un grande appoggio in Regione grazie al virtuoso Ballaman (che si è dimesso colpito dalla scandalo autoblu, rimettendoci la faccia) e in Comune a quanto pare finora han combinato solo malanni.

giovedì 25 novembre 2010

Quicksilver Messenger Service - Happy Trails (1968)

Platone elenca tre classi sociali che formano lo Stato sulla base di una teoria dell'anima composta da tre parti. La parte concupiscibile, l'istinto, equivale alla classe dei lavoratori, uomini di bronzo. La parte animosa, la forza emotiva, corrisponde invece ai custodi, uomini d'argento, mentre la parte razionale, la ragione, spetta ai governanti, uomini d'oro. E poi ci sono i postini. Ora appare evidente che ciascuno debba conoscere se stesso al fine di esprimere il proprio potenziale, per il suo bene e quello della comunità. Quindi non è opportuno ne giusto che chiunque venga forzato a fare un lavoro che non è in grado di fare, che non sente proprio e che probabilmente gli viene male. Ad esempio prendiamo un ragazzo pieno di talento e mettiamolo in sella ad un motorino carico di lettere da consegnare per le vie di un paese che non conosce. Sfortuna vuole che il suo destino non sia fare il postino, perché è lento, impacciato, si perde di continuo, si demoralizza, procede ad una media di tre vie al giorno nelle tre ore di lavoro giornaliere che gli sono concesse. Non consegna la posta. Il suo talento potrebbe essere suonare il pianoforte o munger vacche, di certo non fare il postino (perché ricordiamolo, il postino invece consegna la posta) e così sono ormai due settimane che la produttiva S.Giovanni di Polcenigo non riceve telegrammi, posta ordinaria, bollette, periodici, esami medici e eventuali pacchi bomba all'antrace.
Esiste però un responsabile dei postini, con un ufficio nella sede di Porcia, che si guarda bene dal rispondere alle telefonate dei polcenighesi sempre più incazzati ed esiste sopra di lui una Direzione Provinciale che si spera si adoperi a risolvere la questione prima che qualcuno denunci le Poste per interruzione di servizio.

venerdì 12 novembre 2010

Tetrapack


Dunque, oggi mi sono fatto una domanda, che condivido, e mi è venuta in mente una soluzione, che avrei piacere nello scoprire qualcuno avesse già pensato e realizzato. Quando finisco un cartone del latte, so che devo lavarlo e gettarlo. Già il colore del bidone è un'incognita. Ammetto di non aver ancora memorizzato dove vanno i materiali un po' ambigui, tipo il tetrapack. Così a naso lo getterei nel bidone giallo, ma darei una controllata alla lista prima. Ma questo vabbè è un problema mio, mettiamo che sappiamo dove gettare la spazzatura. Però bisogna anche lavarla. Secondo me una risciaquata è sufficiente, però non è che entri tanta acqua dallo stesso foro da dove esce il latte. Quindi una risciaquata leggera, deduco io. No. Secondo mia madre, il cartone bisognerebbe aprirlo completamente, rendendolo una specie di rettangolo piatto, risciaquarlo aprendo per intero un suo lato, lasciarlo sgocciolare e quindi quando è asciutto gettarlo nel bidone. Fa una bella differenza. La sua spazzatura è indubbiamente il sogno di Ambiente e Servizi, mentre la mia forse lascia un po' a desiderare, ma ho visto gente buttare scatolette di tonno che avrebbero fatto la felicità di più di un gatto. Quindi insomma, tutto sommato credo di essere abbastanza diligente. Il punto è: chi ha ragione? Come va fatta, praticamente, la raccolta? Dove vanno i tappi di bottiglia di plastica dura? E un paio di forbici rotte? I coppi di laterizio? Quanti si ricordano di separare la piccola etichetta di carta contenente l'indirizzo dalla busta di plastica trasparente che la contiene? Come faccio a smaltire l'eternit di una vecchia tettoia? Qualcuno ha pensato di scaricarlo nel parco di S.Floriano, avrà fatto confusione.
In ogni caso un adulto coscenzioso si informa quando gli capita e in qualche maniera il bidone lo trova, ma perché non insegnarlo ai bambini alle elementari per bene? Già mi immagino un tecnico di Ambiente servizi davanti ad una classe con in mano una lattina.
"Dove buttiamo la mia lattina di moretti?"
"NEL GIALLOO!"
"e il righello?"
"NEL BLUU"
"e il libro di matematica?"
"io! io! io!" e poi "nel bidoncino basso con il coperchio arancionee!"
Vabbè, potrebbe essere utile. Così almeno crescono bene, visto che per ora abbiamo un pianeta solo, sempre più sporco. E magari un bambino potrebbe spiegarmi come si deve lavare il cartone del latte. Mi dispiacerebbe venire a sapere che la percentuale di raccolta differenziata che non si può fare è causata da chi come me lava velocemente il tetrapack.

martedì 28 settembre 2010

Marcondirondirondello

Come preannunciato, si parla del castello di Polcenigo. Tutte le amministrazioni (presenti, passate e future), partiti (destra, sinistra, centro), liste civiche, associazioni e gruppi di briscola sono d'accordo nel sostenere che sorge in una zona prestigiosa, ha una storia di rilievo, potenzialità incredibili e in parte inesplorate come sanno bene i membri del Gr.a.po ma non i polcenighesi, me compreso. Vediamo quindi.. visto che siamo tutti d'accordo nel dire che dovrebbe essere uno dei punti forti del nostro Comune se non il fiore all'occhiello, come si presenta al pubblico?

La salita inizia con una mulattiera un dissestata che a qualche decina di metri dal castello diventa all'improvviso bella. Peccato sia priva di margine sul versante della collina, la strada priva di canale di scolo o parapetto è presto invasa dalla vegetazione. Arrivando al castello diventa evidente lo stato di abbandono. Alberi crescono ovunque, compresi i cornicioni, si cammina accanto a spine ed erbacce alte. Si procede lungo brevi sentieri, come quando si cammina in un bosco. Vicino ai sotterranei qualcuno ha anche acceso un fuoco e a volte invece che sopra la piazza di Polcenigo sembra di essere in un'incisione di Piranesi o tra delle rovine peruviane. Una sola finestra è ancora aperta in direzione della piazza sottostante. Ovviamente non si vede niente. Quel che resta della scalinata non l'ho nemmeno trovato, penso sia ricoperto di spine.

lunedì 27 settembre 2010

Polcenigo InForma(va)

In questi giorni pensavo di scrivere del Castello di Polcenigo, ma il meteo non è molto adatto a scattare delle foto quindi rimando l'argomento e do il giusto spazio all'articolo del Gazzettino del 23 Settembre segnalato dal consigliere Della Toffola in merito all'ultimo CC.

Accuse alla maggioranza: «Non propone alcunchè per la comunità» - Consiglio, la minoranza tiene banco

POLCENIGO - (f.g.) Quasi interamente dedicato alle minoranze, il Consiglio comunale di lunedì a Polcenigo. Cinque interrogazioni, tre interpellanze e sei mozioni tutte presentate dai gruppi di minoranza Pdl e Forza delle Idee, mentre la Giunta ha portato in approvazione una ratifica relativa a variazioni di bilancio e l'aggiornamento delle zone climatiche. «È l'ennesima conferma di un'azione vocata esclusivamente all’ordinaria amministrazione - accusa il capogruppo del Pdl Mario Della Toffola - non uno spunto costruttivo. Purtroppo quest'atteggiamento di avversione al fare qualche cosa per la comunità polcenighese è emerso drammaticamente nelle reazioni del sindaco Del Puppo e del vicesindaco De Val nel corso dei dibattiti». Diversi gli argomenti sui quali le minoranze hanno chiesto chiarimenti. «A proposito del decoro delle bacheche comunali - aggiunge Della Toffola - ho consegnato al sindaco un cofanetto di velluto contenente la preziosa chiave di apertura della bacheca della piazza di Coltura, che non si trovava e che doveva essere recuperata. Le mozioni presentate dal Pdl miravano a una migliore gestione delle scarse risorse economiche e si è chiesto a tutto il consiglio un impegno forte per salvaguardare il Parco. Le mozioni dopo il dibattito sono state approvate».

In effetti la passata amministrazione ci aveva abituati a ricevere a casa a cadenza fissa un giornalino comunale resoconto di quanto veniva fatto a Polcenigo mentre l'attuale amministrazione che fece della "trasparenza" il suo cavallo di battaglia elettorale non sembra a suo agio riguardo all'idea di tirare le somme di quanto fatto a distanza di un anno. Viceversa l'opposizione appare attiva e combattiva. Questo link lo metto solo per simpatia, l'assessore Sanchini ha trovato il modo per pubblicare quel che fa e spero lo insegni agli altri tre.

lunedì 30 agosto 2010

Porgi l'altra guancia


Il mondo occidentale è in trepidazione per l'imminente 337a Sagra dei Sest e noi anziché collaborare allegramente non perdiamo l'occasione del palcoscenico per sgambettarci a vicenda rivangando antichi dissapori, mentre i venditori di kebab si sfregano le mani colmi di soddisfazione. Accade, a quel che si dice, che la serata di festa a base di pesce organizzata dalla società ASD Polcenigo Budoia venga stroncata alla vigilia dal pronto intervento della vigilessa, in quanto le cucine dello stand non rispettavano le norme igieniche regolamentari. Mancato guadagno e perdite organizzative per la società sportiva che potrebbe domandarsi come mai tanto zelo nei controlli (quante sagre si salverebbero da un'ispezione accurata?) e soprattutto se altrettanta meticolosità verrà applicata anche in futuro, anche a tutti gli altri punti di ristoro all'interno della manifestazione. In caso affermativo, pranzo al sacco per tutti.
Altro tipo di dispetti subisce la Proloco Polcenigo, che ha domandato come abitudine l'uso del cortile Lacchìn al suo nuovo proprietario, il marchese di Carabàs. L'ing. Quaia, dotato di pachidermica memoria, non ha però gradito la presenza in organico del solerte Luca Imperio, colpevole sembra in tempi non sospetti di non aver appoggiato la candidatura del marchese alle amministrative. Due bravi hanno quindi intercettato il presidente Lino Dorigo con il messaggio "con Imperio questa sagra non s'ha da fare". Vaso di coccio tra vasi di ferro, cos'è un uomo paragonato ad un cortile? Nella riservatezza della sagra di Coltura la triste liquidazione e Imperio chiude le danze per quest'anno, forse. Ad accompagnarlo una triste musica jazz e la solidarietà di chi non apprezza le prepotenze. Nel frattempo l'amministrazione comunale sta alla finestra del Municipio a guardare, il finanziamento regionale è stato richiesto e ricevuto dalla Proloco e quindi la sagra se la gestiscon loro, con buona pace di tutti quanti gli altri.

venerdì 20 agosto 2010

Polcenigo sicurissima



In data 16 giugno 2010 il comune (in minuscolo) avvisava fieramente le Famiglie (in maiuscolo perché la Famiglia è la base della nostra identità culturale) per mano dell'assessore all'ordine pubblico Santin di avviare l'agognato "progetto sicurezza" attraverso due brillanti iniziative:
1- sorveglianza notturna del territorio comunale (7 giorni su7, il crimine non conosce soste) per numeri civici e siti pubblici controllati a rotazione (meglio non svelare il sofisticato algoritmo che ne determina l'ordine) da un apposito operatore di istituto di vigilanza privato automunito e in contatto con le forze dell'ordine. Iniziativa coperta da fondi comunali.
Il servizio consta quindi di un omino addestrato a telefonare ai carabinieri in caso noti qualcosa di sospetto, che gira suppongo imbottito di caffè per un numero imprecisato di ore in macchina di notte per Polcenigo lasciando foglietti con scritto "tutto regolare" a prova del fatto che abbia davvero svolto il suo lavoro e non si sia addormentato in preda alla noia. Visto che si tratta di fondi del Comune, ossia nostri, nella sua comunicazione l'assessore Santin avrebbe potuto specificare senza sforzo alcuno quanto ci costa questo servizio, senz'altro dovuto e necessario, che ci fa dormire indubbiamente molto più tranquilli. Immagino questo dato sia reperibile, chissà come mai non è stato ritenuto opportuno divulgarlo. Forse perché quei soldi potevano essere meglio utilizzati? Immagino di no.
Passiamo alla seconda brillante iniziativa per rendere più sicura Polcenigo, visto che Polcenigo sappiam tutti essere un posto molto poco raccomandabile.
2- sorveglianza et pattugliamento delle aree adiacenti le Poste Italiane, sia Polcenigo Capoluogo (maiuscolo in quanto capoluogo) che S.Giovanni nei giorni di ritiro pensione tramite soliti operatori di istituto vigilanza privata, stavolta non si precisa se automuniti e radiocollegati ma immagino lo siano. Intervento fortemente necessario a seguito dei numerosissimi casi di scippo di pensionati e soprattutto pagato con un contributo regionale, ossia soldi sempre nostri ma un po' meno. Interessante notare come sia in questo caso necessario il pattugliamento, perché giustamente il vecchietto che esce con la pensione dall'ufficio postale è ancora a rischio nella sua adiacenza e pertanto è sorvegliato. Significa che per rapinarlo bisogna aspettare almeno che arrivi da Pascòn a bersi un'ombra. Dimenticavo, a quanto ammonta questo fondo regionale, che in quanto regionale ci illudiamo di poter sperperare come non fossero soldi nostri?

giovedì 19 agosto 2010

Il signore delle mosche



dal Messaggero Veneto - 18 agosto 2010 pagina 7

Scoperta dalla Forestale la causa dell’invasione di mosche a San Giovanni di Polcenigo e dintorni, che tante proteste ha sollevato nelle ultime settimane da parte dei residenti. Il responsabile è il titolare di un’azienda agricola della zona, che scaricava impunemente liquami a ettolitri. Il caso è stato risolto dal personale delle stazioni forestali di Aviano e Pordenone, il quale, oltre a individuare in un terreno incolto di San Giovanni, posto a ridosso di un corso d’acqua, uno dei siti di smaltimento abusivo dei liquami, ha pure denunciato alla Procura l’autore dello stesso, ovvero il titolare di un’azienda agricola della zona. L’indagine della Forestale ha preso le mosse qualche settimana fa, in conseguenza del fatto che la popolazione di San Giovanni di Polcenigo lamentava una massiccia presenza di mosche, cosa mai verificatasi in passato. Oltre che un fastidio, la presenza anomala di mosche rappresenta soprattutto un problema sanitario, in quanto veicolo di trasmissione di malattie. Di solito, è un fenomeno riconducibile ad attività illecite di smaltimento di liquami e, infatti, questo hanno scoperto gli ispettori forestali. Grazie alla collaborazione dei residenti, hanno messo in atto servizi di controllo e di osservazione del territorio, fino a che il responsabile non è caduto nella rete, facendosi sorprendere mentre, a notte fonda, scaricava abusivamente da un’autobotte liquame di origine bovina. Ciò, su un terreno incolto e nel corso d’acqua che vi insiste, oltretutto nemmeno di sua proprietà. Trovata la causa, il passo successivo è stato quello di denunciare l’uomo e sequestrare il mezzo. Dato che il fenomeno delle mosche in eccedenza viene lamentato anche nei comuni di Caneva e di Fontanafredda, la Forestale chiede la collaborazione dei cittadini e raccomanda, nel caso assistessero a “scarichi” sospetti, di annotare e trasmettere il numero di targa delle autobotti alla stazione (telefono 0434-529076).

sabato 24 luglio 2010

Mezzomonte c'è


Un po' in ritardo ho scoperto il molto bello e nuovo sito della Pro Loco Mezzomonte, in particolare oggi (sabato 24 luglio) c'è l'inaugurazione della nuova sede, con aperitivo e musica dal vivo. Dal sito, aggiornatissimo, si può scaricare anche la carta dei sentieri, un'ottima idea.
Inoltre quest'anno per l'anniversario del 25esimo dalla fondazione della Pro Loco è stato indetto un concorso fotografico. Insomma, Mezzomonte non dorme. > link

martedì 22 giugno 2010

Consiglio Comunale

Dopodomani, giovedì 24 giugno, ore 19.30 ci sarà Consiglio Comunale. A questo link l'ordine del giorno con interpellanze e interrogazioni. Si parlerà tra i vari argomenti della biblioteca, di rischio sismico, della famosa malga che ora ci fa spendere anziché guadagnare, dell'albergo diffuso, delle strade, della mensa scolastica e della nuova caserma dei carabinieri.
Come sempre si preannuncia intenso, siete tutti invitati a partecipare, soprattutto chi non è mai andato a vedere un Consiglio Comunale. E' l'occasione giusta per farvi un'idea di quello che succede a Polcenigo.

giovedì 17 giugno 2010

Marketing dei sèst



In fondo viviamo nel capitalismo, e una delle sue regole è il marketing. Ci sono prodotti che naturalmente hanno questa tendenza a funzionano commercialmente e altri che non ce l'hanno, allora bisogna lavorarci su. Polcenigo aveva un buon evento con la sagra dei sèst, fino a cent'anni fa. I sèst erano utili per mille usi e poi c'erano tutti i prodotti in vimini. Cento anni cambiano il mercato, e ora i sèst non sono più un bene particolarmente ricercato. Vanno ancora di moda gli osèi, il frico, dove c'è musica dal vivo, stand enogastronomici con qualcosa di particolare (galletto su tutti, ma anche solo banalmente "la sagra della birra" a volte basta), in ogni caso serve però un "logo" che identifichi un valido motivo per l'uomo in pantofole di alzare il culo e andare a far festa in una sagra.
Però a Polcenigo mancano pure i parcheggi, non è molto divertente andare ad una festa in cui è impossibile parcheggiare. Secondo neo. Se poi si tratta di una festa, è anche organizzata male nel tempo. Non esistono feste al mondo il cui apice programmato sia il sabato sera e la domenica pomeriggio. Se uno vuol passare fuori il pomeriggio, diamogli la possibilità di fermarsi anche la sera, che senso ha pensar di far festa di sabato sera, senza un pomeriggio preparatorio? Terzo neo. Quindi si parte da un situazione di svantaggio, ecco perché la sagra a mio avviso è un po' in risacca nonostante si cerchi di darle sempre nuovi spunti. Perchè nessuno di questi nuovi spunti ha qualcosa di potente, che possa dare una nuova immagine alla sagra dei sést, che vanno difesi come tradizione, ma non hanno mordente. Le feste di paese famose sono quelle dove hanno osato, rifletteteci. A Ivrea si tirano le arance, a Pamplona liberano i tori, poi ci sono tutte le feste religione stampalate, qualche strana tradizione, quelle altamente intellettuali o molto commerciali. Puntiamo sulla fantasia allora, che è gratis. Senza arrivare a tanto in certi paesi basta la corsa dei sacchi o con una pecora in groppa. Un anno alla nostra sagra c'è stato il palo della cuccagna grazie al gruppo Larìn e la gente era entusiasta a guardalo. Senza contare l'emozione di potervi partecipare, organizzare le squadra tra le frazioni ad esempio. Perché i giochi delle contrade della sagra di S.Giovanni sono ricordati ancora oggi? Perché univano, divertivano ed erano "qualcosa". La sagra dei sest dovrebbe trovare quel suo "qualcosa" secondo me. Liberiamo un cinghiale da S.Giacomo che corra dentro la via del panificio, inventiamoci la "sagra del lampone" o del "cinghiale alle mele", liberiamo 500 lucciole di notte sulla collina del castello. Ma bisogna trovare un "perché" a questa sagra e mantenerlo negli anni sviluppandolo se non vogliamo fossilizzarla.

venerdì 4 giugno 2010

Basta il pensiero

Riporto dall'Espresso del 3 giugno 2010 - "Scandalo auto blu"

[...] E' il caso del Friuli, dove il presidente del consiglio regionale Edouard Ballaman qualche giorno fa ha fatto il beau geste e rinunciato alla potente Audi in dotazione per rimettersi alla guida della sua vecchia e sgangherata Rover verde padano. Un annuncio cui, però, è seguita la beffa. Il regime di rimborso spese della Regione autonoma risulta addirittura più caro dell'auto di servizio. E così da quest'anno l'Ente pagherà 3.210 euro in più al mese proprio al presidente senza autista, che finirà per costare il doppio di prima.

A Polcenigo, per chi ha la memoria corta, Ballaman ci era stato presentato dal suo amico e collaboratore "superassessore" Santin come l'uomo da seguire, forse è il caso si prendano altri modelli.

martedì 1 giugno 2010

Chiare fresche dolci acque


In data che non so il torrente Gorgazzo si è annoiato di confluire nel Livenza nel solito classico punto, irraggiungibile dalla sponda destra (causa spine) ma non dalla sinistra, dalla sponda del parco di S.Floriano. Forse non a caso il torrente ha quindi deciso di punire l'incuria della sponda destra rompendo l'argine e rovinando sul prato. Prima di tutto sono rimasto sorpreso dall'enorme quantità di sassi che già sono sul fondale del nuovo corso. La natura mi lascia sempre senza parole. Poi, catastrofismi a parte, devo dire che a me piace quasi di più così. Certo, avrebbe bisogno di una riordinata ma potenzialmente è meraviglioso. In fondo ora si ha un bel panorama di cascatelle sul Livenza e un laghetto. Visto che i soldi per rifare l'argine e rimettere il fiume disobbediente al suo posto non ci sono e le responsabilità si rimbalzano tra Comune, Protezione Civile e quant'altri, tanto vale valutare la tentazione di sfruttare questo inaspettata novità per un nuovo intervento di architettura paesaggistica, sarebbe notevole. In fondo si dice che dietro ogni problema c'è un opportunità da cogliere.

mercoledì 26 maggio 2010

Suvvia, diamo a Cesare quel che è di Cesare

Riporto un articolo del Gazzettino di Pordenone, leggibile anche da qua usando la ricerca articoli.

POLCENIGO - L’accordo sull’affitto di malga Fossa De Bena era già stato trovato. Di mezzo, però, c’è stato il cambio dell’amministrazione comunale e quando il nuovo assessore è stato convocato all’Ispettorato dell’Agricoltura per la firma della transazione, ha rivoltato le carte in tavola: cinquemila euro non erano sufficienti, il Comune ne voleva 13.500, come era stato pattuito inizialmente. A quel punto Sabrina Staffus, titolare dell’azienda agricola di Budoia che aveva un contratto d’affitto per cinque anni, ha intentato una causa civile. Ieri l’ha vinta. Non solo i giudici (presidente Enrico Manzon, a latere Giovanna Mullig e Francesca Clocchiatti) hanno ridefinito il canone fissandolo a 1.500 euro annui, costringendo il Comune a restituire l’eccedenza già versata, a pagare le spese legali di 2mila euro e gli interessi. In tutto circa 5mila euro.
La vicenda è curiosa. Sabrina Staffus nel 2004 stipula un contratto d’affitto per cinque anni: la malga comprende la casera, il laboratorio e 51,48 ettari di terreno adibito a pascolo e monticazione. Paga i primi due anni, quindi 9mila euro. Ma poi viene sanzionata dall’Agea perchè ha chiesto contributi che non le spettavano. Il motivo? Gli ettari adibito a pascolo - e l’Agea lo stabilisce sulla base di foto aeree - non sono 51,48, bensì 13,5, il resto è costituito da bosco, rocce e dirupi. Stefania Staffus chiede quindi al Comune di rideterminare l’affitto e lascia in sospeso i pagamenti dei tre anni successivi.
La conciliazione davanti all’Ispettorato va a buon fine e con l’ex assessore Mauro Quaia si stabilisce che l’azienda agricola pagherà 5mila euro. L’unico problema è che all’amministrazione comunale non basta il verbale di conciliazione, serve una relazione per la Corte dei conti. Le parti vengono riconvocate quando il documento è pronto. Ma non c’è più l’assessore Quaia, la giunta è cambiata e non accetta l’accordo. L’avvocato Sergio Gerin non lascia perdere e fa una causa civile. Secondo il Tribunale il giusto affitto è di 1.500 euro l’anno. Stefania Staffus, per le annualità 2004 e 2005, ne ha già pagati novemila. Il Comune diPolcenigo, quindi, dovrà restituirgliene 1.500, oltre a spese e interessi.
-Cristina Antonutti-

Strano come la giornalista sia così precisa da utilizzare nome e cognome di tutti i personaggi dell'articolo, perfino dei giudici, avvocato e l'assessore precedente, ma non di chi nell'attuale amministrazione del Comune di Polcenigo abbia saputo prendere questa brillante e lungimirante decisione. Complimenti davvero all'ignoto amministratore.

martedì 18 maggio 2010

Polcenigo verde


Quando un uomo è davvero povero, l'unica ricchezza che ha sono i propri figli. Questo era il concetto di proletariato. Quando un Comune è davvero povero, l'unica sua ricchezza è il territorio. Se poi è davvero un Comune molto sfortunato, un territorio privo di interesse, ma non è il nostro caso. Polcenigo ha avuto la fortuna di un territorio meraviglioso. Il perfetto punto di partenza della Storia, con la S grande. Anzi, preistoria, visto che la storia inizia con l'invenzione della scrittura. Preistoria con la P maiuscola solo quando la parola viene dopo un punto, sennò preistoria e basta. Passano tremila anni, e sono successe un bel po' di cose che se vi interessano vi andate a informare dal polcenigologo maestro Fadelli. Il punto è però che ora come prima Polcenigo può solo puntare sull'astuzia e sul territorio per stare bene. Alcuni Comuni sfruttano il territorio per lottizzazioni, metri cubi di cemento ed euri costruendo eserciti di villette a schiera (ogni riferimento al villaggio satellite di Fontanafredda è puramente voluto). A cosa servono tante case e tante persone ad un Comune? Lo rendono migliore? Divorano solo il territorio e tolgono un campo dove un bambino può correre con il pallone di giorno e le coppiette andare in camporella la notte. Forse piuttosto si può dire che se l'uno per cento delle persone che si interessa a qualcosa fosse una costante ad esemprio nella Proloco invece di essere 30 volenterosi, in un Comune di 6mila persone sarebbero il doppio, 60 volenterosi e si potrebbe fare una sagra un pochino più bella. Visto che la pompa non pesca più si raddoppia il serbatoio anzichè migliorarne la resa. Nel frattempo il territorio si consuma e..sorpresa, il territorio non è un bene rinnovabile. Una volta che c'hai costruito sopra una casa anche quando resta abbandonata, la casa rimane. Magari viene giù pezzo per pezzo, come il rudere sulla rotonda a S.Giovanni di Crispino, ma resta là. Si parla allora di pianificare il territorio, ma bisognerebbe anche gestirlo, il territorio già pianificato. Bisognerebbe valorizzare il percorso del livenza, dell'artugna. Le moto da cross vengono a correre abusivamente nell'artugna. Se ci fosse un percorso per le moto da cross verrebbero il doppio e non sarebbero pericolose. Il Livenza è un fiume meraviglioso e dov'è accessibile dal pubblico a parte la Santissima? Pochi eletti lo sanno. Quando andavo alle elementari mi ricordo che un giorno siamo andati in gita dove il Gorgazzo si unisce al Livenza. Ora è pieno di spine, impossibile per una scolaresca. In alcuni Comuni vengono date multe ai terreni lasciati in stato di abbandono. Nei comuni di posti turistici si prevedono parcheggi e mappe della zona. Credo che da noi questa cosa esista solo a S.Floriano. Per me in pagella Polcenigo ha voto 6, buone potenzialità ma dovrebbe migliorare nella partecipazione e nella gestione delle sue risorse, in particolare il territorio. Di buono c'è che a differenza di Fontanafredda non costruiamo ovunque palazzi e villette.

giovedì 13 maggio 2010

It's Marvellous

Sto ricevendo per posta tonnellate di lettere dal Comune di Polcenigo. Tutte dall'assessorato all'identità, che evidentemente si occupa di tutto. Dal 25 aprile all'assassinio di Falcone fino ai miracoli carsici e risorgivi del comprensorio del Cansiglio, tutto contribuisce a creare identià evidentemente. Belle iniziative tra l'altro. Vorrei però far notare al Comune che la lettera cartacea è solo un mezzo di comunicazione come un altro. Un mezzo vecchio se vogliamo dirla tutta, e se questo strumento funziona benissimo per mia nonna, esiste comunque una discreta parte di questo sperduto Comune dimenticato da dio (o perlomeno dal dio della tecnologia) che sa usare e usa il computer. Se il Comune di Polcenigo fosse al passo con i tempi userebbe per raggiungere queste persone (non dico solo, ma almeno anche) Facebook per creare eventi ed invitare i suoi concittadini a partecipare a queste manifestazioni per cui invece vengono spesi soldi a mandare lettere che leggo, segno la data e butto nel cestino. Userebbe Facebook perché non farebbe solo la sua comunicazione alla gente senza spendere soldi, ma perché la gente potrebbe addirittura rispondere. Oddio sì... mi rendo conto che sembra fantascienza ma qualcuno potrebbe anche rispondere, organizzarsi e dire qualcosa. Partecipare. Facebook potrebbe stimolare la partecipazione dei giovani. Oddio.
E il Comune potrebbe addirittura avere una pagina youtube (eresia, con che guardiamo i video..con la 56kb?). Potrebbe, se solo qualcuno lo sapesse, crearsi un canale youtube sul quale mettere i video di spezzoni di interventi di gente interessante o che ha qualcosa da dire, video turistici, informativi. Potrebbe sfruttare il canale per informare senza spendere un euro, per pubblicizzare la sagra o qualsiasi altro intervento. Potrebbe addirittura usare Facebook e youtube contemporaneamente. In questo modo potrebbe addirittura diventare interessante.
Sinteticamente, vorrei capire perchè il Comune sente il dovere di essere presente su internet come un tredicenne che si scrive la sua pagina in html agli albori di internet e si rifiuti di usare il web 2.0.

mercoledì 5 maggio 2010

A che santo votarci?


In questi giorni si legge la notizia che l'europarco di S.Floriano è destinato a passare dalla Regione (che attualmente lo gestisce con una quota azionaria al 51%) alla Provincia di Pordenone (o a essere chiuso?). Il principale problema è che, come tutti sappiamo, l'attività principale del parco non è legata all'agricoltura quanto piuttosto a vocazione educative e turistiche. Questo significa purtroppo che deve essere sostenuto con risorse di bilancio pubblico e la Provincia purtroppo non è in grado, con il bilancio attuale, di gestire la struttura di S.Floriano e i suoi sei dipendenti. La volontà è di salvaguardare e investire su un progetto turistico e ambientale, ma per farlo sono necessari i fondi regionali. Arriveranno? Ricordo che tempo fa qualcuno aveva espresso l'idea che avere una giunta comunale dello stesso colore di quella regionale avrebbe agevolato il principio di sussidiarietà. Ero e sono in totale disaccordo con questa malpolitica che può valere solo nell'attuale Italia, ma ora lo spero anch'io.

martedì 4 maggio 2010

Polcenigo anima Jazz


Riparte anche quest'anno uno dei purtroppo rari eventi musicali nel nostro Comune, la rassegna Jazz curata da Luca Imperio. Questa stagione il programma è ancora più ricco di eventi del solito e molto variegato nelle sfumature del genere. Particolamente interessante in mia opinone potrebbe rivelarsi la performance dei 6 percussionisti senegalesi in quel di Mezzomonte.
Qui il pieghevole da scaricare con il programma, che vi riporto in sintesi.

22-23 MAGGIO
ore 21:00 Cinema Teatro Polcenigo
GAVINO MURGIA 4TET (Sardegna) - ingresso € 15

28 MAGGIO
ore 21:00 Loc. Dardago Budoia Cinema Teatro
ESPÀ TRIO (FVG) - ingresso libero

29 MAGGIO
ore 21:00 Cinema Teatro Polcenigo
3iO (Trentino Alto Adige) - ingresso € 10

04 GIUGNO
ore 21:00 Cinema Teatro Polcenigo
ADOLFO SOHO BRUNELLI “Come il melograno” - ingresso libero

5 GIUGNO
ore 21:00 Cinema Teatro Polcenigo
YURI DAL DAN TRIO - FEDERICO MISSIO (FVG) -ingresso € 10

06 GIUGNO
ore 21:00 Loc. Mezzomonte
LAMP FALL AFRIKA (Senegal) - ingresso libero

12 GIUGNO
ore 21:00 Loc. Dardago Budoia Cinema Teatro
SPLASH - TRIO (Mantova) - ingresso libero

13 GIUGNO
ore 10:00 - 18:00 Cinema Teatro Polcenigo
U.T. GANDHI - Seminario di percussioni - partecipazione € 40
ore 21:00 Cinema Teatro Polcenigo
U.T. GANDHI - VERTICAL INVADERS (FVG) - ingresso € 10

Prevendita, informazioni e prenotazioni:
Libreria edicola Minatelli (tel. 0434 74040) oppure direttamente la sera in Teatro.

lunedì 26 aprile 2010

CCCP: Controcampo Consiglio Comunale Polcenigo

Si è appena concluso il Consiglio Comunale. Queste le mie personali pagelle, se non siete d'accordo con me..bè, il mondo è bello perché è vario.

Della Toffola, voto 7e mezzo
esteta sul tema delle antenne wifi è sempre molto corretto e paziente quando viene interrotto prima da Venier e dopo da Quaia entrambi in ritardo sulla chiusura dei dibattiti precedenti. Sulla richiesta di De Val di ulteriori delucidazioni sul significato della sua mozione riguardante l'istituzione di un concilio di capigruppo per redarre l'ordine del giorno manca l'obiettivo prodigandosi in una lunga lista della spesa e martoriando i presenti per infine arrivare al nocciolo quando ormai i più avevano perso la pazienza. Sempre elegante nei propri interventi ed estremamente corretto, guadagna molti punti simpatia quando confessa che si era preoccupato che il consiglio avesse potuto essere fissato di mercoledì, quando l'Inter si giocherà il ritorno con il Barcellona.

Imperio, voto 7
inizia un po' in sordina bisticciando con il sindaco, poi recupera non serbando rancore e interviene in maniera sensata, per lui questa sera ordinaria amministrazione.

Quaia, voto 6-
sembra determinato profondamente a voler rompere le scatole alla maggioranza a tutti i costi ed è esattamente quello che fa. Applica la più rigida grammatica amministrativa stando sostanzialmente dalla parte del giusto ma si presenta in una forma che appare eccessiva e rischia di allontanarlo dal resto del Consiglio. Dopo aver attaccato De Val, che lo aveva ascoltato in silenzio, lo interrompe durante la replica, passando dalla parte del torto e Venier ironicamente lo paragona a La Russa.

Venier, voto 8
preciso e misurato negli interventi, continua a giocare la sua partita contro De Val riguardo ai costi dell'acqua, senza fretta ma implacabile. E' l'unico in sala ad intervenire in maniera approfondita su quasi ogni argomento, avendone cognizione, e dimostra gran classe dichiarando di spezzare mezza lancia a favore del vicesidaco in merito al suo sbotto in occasione di una riunione per il wifi, pur con l'altra mezza lancia infilzandolo di gusto. Per trovare un difetto alla sua serata bisogna dire che quando legge da un foglio, ci mette la stessa passione che se leggesse il conto della parrucchiera, ma si rifà quando va a ruota libera.

De Val, voto 7
temporeggia sul tema dell'acqua, per il resto si dimostra disponibile e molto onesto ammettendo le difficoltà a cui è andato incontro nell'organizzare l'ambaradan dell'ASDASD e la conseguente delusione quando non ha trovato riscontro positivo da parte dei polcenighesi. Anche se si innervosisce quando gli parlano in politichese prolisso o con toni accesi evita per quanto può la polemica evitando di ribattere colpo su colpo.

Santin, voto 6
un po' noioso in quanto si autolimita a solenne garante di statuto e regolamenti vari, curandosi più della forma dell'assemblea che di parteciparvi. Seppure con questo pesante vincolo non viene meno alla sua carica di protettore dell'identità culturale, assicurando Della Toffola che alla sua proposta verrà dato seguito in quanto lui è "uomo d'onore".

il sindaco, voto 6
parte in quarta come se il Consiglio fosse destinato ad essere chiuso in una mezz'oretta, spazientendosi sugli interventi di tutti e chiudendoli in modo brusco e senza troppe remore. Durante il lungo intervento in materia di bilancio si annoia mortalmente e seppure in silenzio esprime con il linguaggio del corpo insofferenza in sua ogni posizione possibile. Poi magicamente si rilassa, come se il peggio fosse passato e discute serenamente con Venier riguardo al tema del gas, seppur non condividendone l'opinione.

sabato 17 aprile 2010

Festa della liberazione


Bell'iniziativa dell'assessorato all'identità culturale e del territorio che in collaborazione con la sezione ANPI di Polcenigo e Budoia presentano la proiezione del film "Il sole tramonta a mezzanotte" in ricordo dei caduti nella lotta di resistenza al nazifascismo.
Appuntamento quindi a Venerdì 23 aprile 2010 ore 20.30 al Teatro comunale di Polcenigo, in piazza Plebiscito (ingresso libero).
Durante la serata interverranno il regista Christian Canderan e il presidente ANPI Polcenigo-Budoia Andrea Bravin.

Qui disponibile il Trailer del film.

venerdì 9 aprile 2010

Do ut des



In questi giorni ci è stata gentilmente recapitata a casa una lettera per ricordarci la possibilità di donare il 5 per mille al Comune di Polcenigo. Che curiuosamente in questa occasione, per domandare soldi, riscopre l'uso della parola "comunità".
Niente in contrario, anzi bellissima idea.
Peccato che proprio qualche giorno fa un capogruppo di una delle liste di minoranza, Mauro Quia, avesse sottolineato il suo voto contraio all'approvazione le bilancio. In particolare riguardo:
-aumento entrate tributarie (imposte e tasse)
-il raddoppio per gli anni 2011 e 2012 dell'irpef da 0,25 a 0,50
-l'istituzione di un fondo di 15mila euro per l'ordine pubblico, in aggiunta ai 22mila euro ricevuti dalla Regione per la sicurezza
-diminuzione di 4mila euro alle scuole elementari e medie e un contributo da 8.400 euro alla scuola materna, bellissima, utilissima ma tra l'altro pure privata.

Insomma, mi domando se sia molto meritata questa donazione del 5mille, visto che mi sembra che il Comune già abbia pochi soldi e quei pochi paiono pure mal spesi.

14 luglio 1789


Stiamo pensando di organizzare qualcosa per protestare contro la situazione internet di Polcenigo e Budoia.
La situazione è sempre nebulosa, ogni anno dovrebbe arrivare l'ADSL e non succede mai. Ora sembra stiano per collegare perlomeno il Comune (e poi?!) tra l'altro attraversando via Favola e il cimitero anzichè v.Pordenone.

Per ora vogliamo partire con il raccogliere impressioni, adesioni e idee per decidere il da farsi.

venerdì 26 marzo 2010

Rai per una notte


Non c'entra con i problemi del nostro Comune... ma io ieri sera avrei messo una tv in piazza bork...
Il migliore spettacolo che abbia mai visto. Se qualcuno lo vuole vedere uno dei link è questo:
ma se non avete internet veloce io l'ho registrato da Current.tv.
Sono stato felice soprattutto nel vedere tutti quei giovani che senza tanta pubblicità e di tasca loro si sono alzati dal divano ed hanno partecipato. Fossero stati per lo più anziani sarebbe stata una sconfitta, o una manifestazione del pdl (la stessa cosa).
Qualcuno dirà che sono pieni di odio. Forse. Ma (dalla citazione di Benigni di Quintiliano) odiare i mascalzoni è cosa nobile. E pure io li "odio". Sia chiaro, l'elettorato del pdl (forzaitalia) non è formato al 100% da mascalzoni ma, da chi odia pagare le tasse e vede in Silvio un nemico della "polizia tributaria" (amici dipendenti privati e pubblici a voi invece le tasse ve le scalano prima che le possiate vedere), dalle casalinghe stordite dalla sua tv culturale, dai diciottenni assuefatti da amici e compagnia bella, da tutti i suoi dipendenti (tanti, di tutte le sue aziende acquistate in modo lecito e non... troppo facile vincere truffando), da chi vede in lui l'uomo che vorrebbe diventare, da quelli che amano il suo sfarzo e sarebbero esattamente come lui, da chi in modo diretto o indiretto riceve favori/soldi dal partito, dai lacchè, da chi non si informa e non legge più nulla e si affida a quello che sostiene il suo capetto, zio, padre, nonno, ecc, da chi sta con lui solo perchè odia l'opposizione (altro che partito dell'amore), ecc ecc

Nella ex forza italia apprezzavo chi li votava per loro interesse (azz, quelli sono più furbi di me!), ma tutti gli altri... pena, disgusto, gente che vive in catapecchie (tantissimi, anche nel nostro comune) e pensa di essere come Il presidente, di avere i suoi soldi, fieri della loro ignoranza, certi di tutto quello che dice il presidentissimo. Intransigenti con chi mette il dubbio. "Pronti a tutto" per difendere a priori da qualsiasi accusa sua maestà.
Forse però alla fine sono solo ingenui. Non hanno nessun spirito critico verso se stessi. Si fidano di chi dice loro che si devono fidare. Credono a tutto. Uno dice loro che fra 3 anni sconfiggerà il cancro (non importa se sta distruggendo la ricerca in Italia con tagli enormi) e loro lo voteranno anche per questo. Sono convinti che i giudici che indagano sull'imperatore siano comunisti mentre quando indagano sull'opposizione sono una magistratura giusta. Per loro la prescrizione e l'assoluzione sono la stessa cosa. E' normale che il presidente del consiglio interferisca nel palinsesto della tv. La crisi non esiste (se in questo periodo fosse stata al governo l'opposizione si sarebbe parlato solo di crisi e malavita, ora è tutto sparito, stupri finiti, rapine in villa pure, ecc). E' normale la notte andare a puttane e di giorno sostenere la famiglia. Ce ne sarebbero a centinaia ma solo per questi fatti non darei mai il mio voto a dei mascalzoni del genere. Piuttosto me ne starei a casa.

Gli elettori dell'ex An, Lega hanno tutto il mio rispetto, hanno ideali, storia. Quelli della lega esprimono un disagio, una voglia di cambiamento.
Faccio il nostradamus. Alle prossime elezioni ovviamente la sinistra perderà (si deve raggiungere ancora di più il fondo) ma farà un bel balzo la lega (e piuttosto del pdl mille volte lega, ma una lega non comprata coi soldi, una lega schietta e vera e senza stupidi proclami).
Spero in un balzo dei grillini.
Spero anche che l'opposizione cambi. Fuori dalle palle chi vive da una vita sulle spalle della politica e non ha mai combinato nulla (beh per i loro parenti e conoscenti non proprio nulla). Bisogna distinguersi. Se no non ci sono differenze.

Comunque per quando finirà quest'illusione di questo falso sogno italiano ho sempre pronta una bottiglia di un buon prosecco.
Spero non diventi aceto...

mercoledì 10 marzo 2010

Giornata Ecologica - 14 marzo 2010



La Pro loco Polcenigo organizza per domenica 14 marzo la 6^ Giornata Ecologica.
Il ritrovo sarà presso il Cortivon alle 8:30 di mattina (io credo che aspetteranno i nottambuli fino alle 9:00...). Partecipate, non siate timidi!
Ci si dividerà a gruppi e si sceglieranno le strade da ripulire.
Anzi se qualcuno ha qualche via da proporre...
Verso mezzodì si andrà dagli Alpini che prepareranno una super pastasciutta (non vorrei sbagliarmi ma dovrebbe essere offerta dal Comune... l'anno scorso l'ex amministrazione aveva fatto così, se non fosse offerta organizzate un assedio al Municipio).
Ma dalle ultime notizie che ho ricevuto la manifestazione anche quest'anno avrà il patrocinio del Comune (e ci mancherebbe, vengono ripulite da volontari le strade del Comune...).
Parteciperà anche la Protezione Civile di Polcenigo. Alla riunione di quest'ultima di 3/4 giorni fa si era ipotizzato di scaricare in Piazza per qualche ora tutti i rifiuti ritrovati per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inciviltà di una parte della medesima.
Dovrebbe partecipare anche ambiente e servizi con un loro mezzo per poter metterci i rifiuti e così non vi servirà attaccare un carretto alla bicicletta come l'amico sopra...^_^
Se ho scritto inesattezze mi "corigerete".

Mesaggio personale: io purtroppo non ci sarò perchè avevo prenotato da 3 mesi un weekend a Londra e parto venerdì sempre che non ci sia neve o sciopero o tutti e due. Se no ci si vede domenica.

venerdì 5 marzo 2010

Non c'è peggior sordo


Mi è capitato sotto occhio il depliant che la municipalita' di Auckland ha fatto consegnare in tutte le case per una campagna di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata. Oltre alla grafica pulita e semplicita' necessarie per essere comprensibile a tutti, dagli anziani ai ragazzini, quello che mi ha colpito è un altro aspetto. La lingua. Accanto al testo in inglese è presente la traduzione in cinese. Perche' mai in cinese e non in maori, visto che è per tradizione (e turismo) la loro seconda lingua?
Riflettendoci non mi sarei dovuto sorprendere, il 18% dei 1.4 milioni di residenti è di origine asiatica (contro un 11% maori) e il City Council ha quindi deciso che la necessita' di essere comprensibile in una materia dove il primo passo è educare il cittadino è prioritaria su altri aspetti. Insomma, pur di far gettare la spazzatura nel contenitore giusto hanno deciso di accantonare l'orgoglio maori e parlare ai cinesi in cinese. Pragmatici.
Un altra piccola cosa che mi ha colpito, è la semplicita' con la quale hanno risolto il problema della pubblicita' indesiderata, spazzatura assicurata. C'è un ordinanza comunale che proibisce di consegnare pubblicita' nelle cassette postali che hanno affisso la scritta "no circulars". Semplicita' disarmante.
Cosa centra Polcenigo in tutto questo? Purtroppo ben poco. Non mi risulta siano fatti sforzi per integrare i piccoli gruppi extracomunitari presenti sul territorio (extracomunitari significa anche gli amici americani, non solo gli extranegri, per dirla alla Guzzanti) e nessuno si preoccupa della spazzatura cartacea che settimanalmente attraversa la nostra cassetta della posta per concludere il viaggio nel caminetto (per chi ce l'ha).

venerdì 26 febbraio 2010

Pagelline Consiglio 23 febbraio


Le pagelline di parte, la mia, del Consiglio!
Membri del Consiglio: tutti presenti.
Pubblico: eravamo in tanti, era venuto anche il Cristo.
I punti da discutere erano molti, quindi non so a che ora sia finito, io a mezzanotte ho levato gli ormeggi...

D.P.L. solita salda amministrazione. Curiose le espressioni durante alcuni interventi. Combattivo sugli argomenti scuola e neve. Preciso con la spiegazione della rinuncia (per me giusta) all'ascensore. Mediatore. voto 7+

S.A. desiderosa di intervenire e dire la sua versione, ma bloccata. Pari opportunità. voto s.v.

L.I. sono un suo fan per tante sue idee. Promotore di tante segnalazioni. Forse un pò pignolo su argomenti come la sistemazione delle aiuole, luci comunali e asfaltatura di strade secondarie con i cavi per la fibra ottica (ma non basta che arrivino alle varie centraline della telecom?). Imprenditore. Voto 7

S.E. promotore del nuovo gruppo consiliare. Caduta nel sostenere che negli ultimi 40 anni le scuole sono state un covo di sovversivi e quindi vanno rifondate (fossero questi i problemi dell'Italia... e poi se fossimo stati tutti indottrinati così saremmo tutti di sx, no? e non mi pare proprio che la sx abbia governato per 40 anni...). Peccato, alcune volte mi trovo d'accordo pure con quello che sostiene. Sarà per la prossima volta. Ex socialista. voto 6-

F.A. ricordato negli annali comunali per la sua presa di posizione costante a favore dell'acqua pubblica anche andando contro i suoi "vertici". Guerriero. voto 8

Q.M. parte male perchè si dimentica i fogli degli interventi ma poi si riprende con un bello scontro a tutto volume con il Sindaco sull'argomento scuola. In ripresa. voto 6,5

D.T.M. anche lui parte male facendo cadere una sedia mentre parlava... Promotori però di molte interpellanze, mozioni, ecc. Presenti sul territorio. Ottima la sua proposta di dividersi tra i membri del consiglio l'importo della spesa che manca alla scuola (sui 3500 euro). Ottima anche la decisione di lasciare libertà di voto sull'argomento acqua. Super attivo. voto 7,5 (se non ha parlato del leader maximo voto 8+)

V.F. utili le segnalazioni dello scarico fognario a cielo aperto sul "cial de brent" e del ponte "bloccato" in zona S. Floriano. Imbattibile sul tema acqua. Attento. voto 7

D.V.P. non sufficiente la risposta sull'acqua. Ma per me con buoni propositi e voglia di cercare di cambiare le cose. Sempre garbato. voto 6,5

Spero non si offenda nessuno. Sono ironiche. Ma nessun altro vuole farle? magari con un altro punto di vista... si perdono 5 minuti.
Va beh
Saluti a tutti

dimenticavo... c'è stata la presentazione anche del nuovo segretario comunale. Sicuramente sarà meglio del precedente e non è un attacco personale MA 4000 euro netti al mese (sbaglio? se si mi "corigerete") per me sono una pazzia di uno Stato folle. Abbiamo sul groppone 1800 miliardi di euro di debito. E non diminuisce mai. Come si può andare avanti così? Semplice... Generali, deputati, diplomatici, ecc ecc con pensioni/stipendi e altro da 15000 euro al mese non si possono tollerare! Non è populismo ma nel privato ricordo che 1000 euro al mese sono una chimera, anche per laureati. Punto. In queste cose posso diventare becero...

mercoledì 17 febbraio 2010

Il Borc - Febbraio 2010


Luca Varnier ci invia il secondo numero del giornalino di Polcenigo. Tra le novita' di questa edizione, il nuovo nome: "Il Borc", il risveglio amministrativo della frazione di Coltura e i consueti aggiornamenti sportivi. Per leggerlo basta cliccare qui e se vi state collegando da Polcenigo pazientare un po' (3.2mb).

venerdì 5 febbraio 2010

Polcenighesi di tutto il mondo unitevi!


Questo è un post che non parla del nostro Comune, ma di un tema che comunque interessa anche gli abitanti di Polcenigo, e mi piacerebbe si creasse una discussione su questo tema.
Provo ad analizzare la crisi economica attuale con conseguente crisi del lavoro.
Perchè siamo arrivati a questa condizione?
Non credo sia difficile capire che la causa principale sia la continua delocalizzazione di imprese giganti e piccole verso Stati dove la manodopera costa quasi zero. Uno Stato formato da milioni di persone (Italia, Francia, Usa, ecc) che offre dei servizi statali ed ha un welfare ha bisogno di produrre nel proprio territorio prodotti di consumo. Ovviamente un'economia non può sussistere solo con servizi e terziario.
Quasi tutti i prodotti ormai si producono in Cina (India, Polonia, ecc), dai bulloni e lamiere ai più complessi microchip. C'è chi dice che se così non fosse noi non potremmo permetterci ogni anno un nuovo cellulare, pc, borse, giacche, lampadine, ecc... fantastiche balle!
se per assurdo in Italia non ci fosse più lavoro perchè portato in Stati dove il costo del lavoro è quasi zero (beh, sta succedendo), anche se l'ultimo modello di iPhone costasse 10 euro non potrei permettermelo...
Un paio di scarpe Nike, Geox, Adidas non costano 5 euro ma hanno lo stesso impatto d'acquisto sull'acquirente esattamente uguale a quello che avrebbero se fossero state prodotte da noi. Magari i nuovi modelli dopo qualche mese costano meno in quanto c'è più margine per abbassare il prezzo ma la qualità è peggiore e quindi si finisce col comprare più spesso, quindi consumando anche molte più risorse ambientali.

Le delocalizzazioni sono iniziate negli anni 70/80 con multinazionali come la Nike che faceva lavorare anche bambini per poi rivendere scarpe da noi a 300.000 lire (mi ricordo). Quando queste aziende iniziarono a delocalizzare le produzioni, i lavoratori riuscirono a riciclarsi in altre aziende che in quegli anni di certo nascevano, altri rimanevano in azienda con funzioni commerciali, di design, ecc ma ovviamente tutti i nodi prima o poi arrivano al pettine...
Chi ci ha guadagnato e guadagna tuttora da questa politica sono solo le multinazionali che fanno guadagni immensi in tempi brevissimi. Noi perdiamo sia lavoro che capitale.

Chi sostiene che noi dobbiamo focalizzarci solo sulla produzione di beni di lusso e ad alta tecnologia dimentica che non si può vivere di soli vini di pregio e Ferrari...e neppure tutti possono essere progettisti, ingegneri e designer...
Alle persone serve un lavoro e per fare ciò serve che le produzioni tornino da noi (Europa, Usa, Australia, ecc).
Il mercato deve essere libero ma libero solo tra chi ha la lo stesso rapporto costo/lavoro.
Che Cina, Vietnam, India, Polonia, ecc commercino tra loro, ma non è ammissibile facciano concorrenza sleale con le nostre aziende.
Un'azienda da noi ha dei costi altissimi da sostenere in quanto deve affrontare (giustissimamente) costi ambientali, di smaltimento rifiuti, costi sindacali, di sicurezza sul lavoro, pagare tasse in modo che tutti possiamo avere una certa sanità, istruzione, asfalto sulle strade, servizi pubblici, pagare i lavoratori statali, avere una sicurezza pubblica, ecc ecc
Pensiamo che Cina & co abbiano tutti questi costi? che un operaio costi all'azienda circa 2000 euro/mese? che lavori 8 ore al dì? che abbia delle sicurezze sul lavoro? che le acque di lavorazione vengano smaltite in modo corretto? ecc ecc
Per questi motivi il 90% delle nostre aziende non può competere con quelle di questi Stati (giusto che ci sia la competitività ma questa deve essere fatta in modo leale. E' un pò come quando si gioca a carte, se uno bara il banco salta).
Se non si introducono nuove leggi economiche siamo destinati ad un ridimensionamento pesante, che colpirà tutti, anche gli statali e chi ha contratti blindati. Non è fare allarmismo ed essere pessimisti, è essere consapevoli e cercare di combattere questo sistema che ci porta al fallimento...
Come si può fare? Stando attenti quando si compra un qualsiasi prodotto e non comprarlo assolutamente se proviene da uno Stato che ha un rapporto costo/lavoro differente dal nostro. (ricordo anche il Gasp, prodotti km0, ecc)

Il paradosso ora è che ci sono vestiti "firmati" prodotti in questi Stati che costano di più rispetto agli stessi vestiti "non firmati" prodotti da noi.

Se uno pensa che le multinazionali hanno fatto bene a delocalizzare così hanno portato benessere in quegli Stati prende un grande abbaglio perchè non appena quei lavoratori si organizzano, chiedono diritti, ecc l'azienda chiude tutto e si trasferisce in un altro Stato.

Spero si crei un dibattito e fare in modo che diventi La tematica fondamentale dei "nostri" politici a tutti i livelli...
Di certo sono deluso che la mia parte politica abbia fatto finta di niente in questi anni concentrandosi magari su altre tematiche che appartengono ad una società ideale che è ben lungi dalla nostra...la sinistra nacque come partito dei lavoratori e del lavoro. Se non vuole sparire si rioccupi di questo...

giovedì 4 febbraio 2010

Libertà abusata


La libertà di parola è un concetto basilare di ogni democrazia liberale. Questo principio non implica che ciascuno di noi possa dire ogni cosa attraversi la propria testa. Il diritto alla libertà di parola non è illimitato. Poiché la libertà di un individuo finisce dove inizia quello di un altro, esistono limitazioni alla libertà di espressione quali ad esempio riguardanti l'incitamento all'odio razziale o l'appello alla violenza.
Secondo il diritto internazionale, le limitazioni alla libertà di parola devono seguire tre condizioni:
1.devono essere specificate dalle legge
2.devono seguire un ordine riconosciuto come legittimo
3.devono essere necessarie (ovvero proporzionate) al raggiungimento di quello scopo.

Tornando a noi, attualmente i commenti dell'anonimo che si firma Rag.Ugo Fantozzi rappresentano un problema al raggiungimento dello scopo di questo blog, in quanto distruggono anziché creare. Non sono partecipativi, non sono costruttivi, non rappresentano delle critiche motivate, fondate su dei fatti. Nemmeno uno. Illazioni, insinuazioni, insulti gratuiti e sberleffi che talvolta fanno sorridere ma immancabilmente finiscono per irritare e distogliere l'attenzione da quanto proposto come oggetto di discussione. In questo contesto, il provvedimento di esclusione si delinea come necessario e legittimo al raggiungimento dello scopo pur non essendo previsto dalla legge (la legge italiana in materia di pubblicazioni online ha un vuoto legislativo).

Ho già più di una volta richiesto all'anonimo in questione di evitare questo comportamento, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Esistono diverse strade percorribili per far fronte a questa questione. Confidando nel senso civico di questa persona, personalmente ritengo che la soluzione più semplice sia anche la migliore: domandargli cortesemente di astenersi dal commentare da qua in avanti. Successe anche nel blog di Astolfi, che invece dovette imporre la registrazione degli utenti per evitare insulti gratuiti all'allora assessore Venier. Ecco il link al sondaggio e il risultato in progresso.

PS. non barate, perché se qualcuno vota piu di una volta, lo vedo incrociando i dati del contatore visite google analytic.

Vitamina T


Durante i periodi di vacanza sembra che tutti quanti siano più felici e si divertano di più. E' dovuto al buon cibo, niente lavoro eccetera, sicuramente. Ma secondo alcuni studiosi c'è un'altra importante motivazione, l'incremento di contatto con amici e familiari. E il corrispondente aumento del dosaggio quotidiano di vitamina T.
T come Tribù, questa vitamina non si può ottenere da una dieta bilanciata. Durante 5mila anni la razza umana si e' evoluta in piccoli gruppi sociali di 50/250 individui e tutt'ora sentiamo il bisogno della sensazioni di appartenenza ad una tribù. La vitamina T è il contatto minimo quotidiano con il nostro prossimo, ed è vitale almeno quanto le altre vitamine in termini di salute. Il nodo focale risulta nell'avere amici e relazioni con il proprio vicinato. Secondo quale logica? La serie americana Friends illustra il punto chiaramente. I personaggi della serie non hanno bisogno di darsi appuntamento o prendere la macchina per incontrarsi. Vivono nello stesso edificio e di continuo si bussano alla porta a vicenda per chiacchierare, divertirsi o condividere i propri problemi.
Questo è in evidente contrasto con la situazione in cui la maggior parte di noi viviamo. Non abbiamo il tempo per vederci con amici e parenti se non organizzandoci per tempo. Difficilmente abbiamo un intenso rapporto con il nostro vicinato, il più delle volte è limitato alla buona educazione. Lo spirito di una comunità può essere ricreato partecipando alle attività del proprio Comune, interagendo con altre persone, sviluppando relazioni e acquisendo familiarità e sviluppando un senso di appartenenza. Se credete che queste argomentazioni non siano valide, provate a rispondere a queste domande riguardante la deficienza di Vitamina T.

1. In quante case del tuo vicinato ti senti autorizzato a capitare senza alcun preavviso per una chiaccherata o per un pranzo/cena?
2. Quante persone del tuo vicinato sono interessate al fatto che tu raggiunga i tuoi obiettivi e ti hanno mai dato supporto in tale direzione?
3. Approssimativamente con quanti vicini hai chiaccherato l'ultima settimana? Quanti credi sentirebbero la tua mancanza se dovessi cambiare città?
4. L'ultima settimana, quanto spesso sei stato coinvolto in un rituale sociale, un'attività di gruppo o un ritrovo in un bar locale?

Ricordo qualche anno fa in cui in occasione della sagra di S.Giovanni si teneva il "Palio delle contrade", non so chi si fosse preso l'incarico di organizzarlo... ma era una bellissima idea.

sabato 30 gennaio 2010

Verde speranza



Mentre nel resto del mondo si sviluppano strumenti normativi per incentivare la diffusione di edifici eco-compatibili, l'agenzia delle entrate italiana ha specificato che la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica non è cumulabile con altri strumenti agevolativi, qua i dettagli. In Italia, caso unico in Europa, la legislazione in materia si sovrappone a livello comunale, regionale e nazionale. Con regole tecniche diverse, seppur simili. Nel nostro Comune non mi risulta ci sia questo "problema" per quanto non sarebbe di certo una brutta idea prendere in considerazione l'inserimento nel regolamento edilizio del credito verde, ossia un'agevolazione sottoforma di riduzione delle imposte per gli edifici che rispondono a determinate caratteristiche prestazionali e costruttive. Il Comune rinuncerebbe a qualche euro ma incentiverebbe il miglioramento qualitativo del proprio patrimonio edilizio. Per ora non ci sono novità all'orizzonte seppure il verde sembra essere un colore abbastanza popolare tra le alte cariche dell'Amministrazione polcenighese.