martedì 22 giugno 2010

Consiglio Comunale

Dopodomani, giovedì 24 giugno, ore 19.30 ci sarà Consiglio Comunale. A questo link l'ordine del giorno con interpellanze e interrogazioni. Si parlerà tra i vari argomenti della biblioteca, di rischio sismico, della famosa malga che ora ci fa spendere anziché guadagnare, dell'albergo diffuso, delle strade, della mensa scolastica e della nuova caserma dei carabinieri.
Come sempre si preannuncia intenso, siete tutti invitati a partecipare, soprattutto chi non è mai andato a vedere un Consiglio Comunale. E' l'occasione giusta per farvi un'idea di quello che succede a Polcenigo.

giovedì 17 giugno 2010

Marketing dei sèst



In fondo viviamo nel capitalismo, e una delle sue regole è il marketing. Ci sono prodotti che naturalmente hanno questa tendenza a funzionano commercialmente e altri che non ce l'hanno, allora bisogna lavorarci su. Polcenigo aveva un buon evento con la sagra dei sèst, fino a cent'anni fa. I sèst erano utili per mille usi e poi c'erano tutti i prodotti in vimini. Cento anni cambiano il mercato, e ora i sèst non sono più un bene particolarmente ricercato. Vanno ancora di moda gli osèi, il frico, dove c'è musica dal vivo, stand enogastronomici con qualcosa di particolare (galletto su tutti, ma anche solo banalmente "la sagra della birra" a volte basta), in ogni caso serve però un "logo" che identifichi un valido motivo per l'uomo in pantofole di alzare il culo e andare a far festa in una sagra.
Però a Polcenigo mancano pure i parcheggi, non è molto divertente andare ad una festa in cui è impossibile parcheggiare. Secondo neo. Se poi si tratta di una festa, è anche organizzata male nel tempo. Non esistono feste al mondo il cui apice programmato sia il sabato sera e la domenica pomeriggio. Se uno vuol passare fuori il pomeriggio, diamogli la possibilità di fermarsi anche la sera, che senso ha pensar di far festa di sabato sera, senza un pomeriggio preparatorio? Terzo neo. Quindi si parte da un situazione di svantaggio, ecco perché la sagra a mio avviso è un po' in risacca nonostante si cerchi di darle sempre nuovi spunti. Perchè nessuno di questi nuovi spunti ha qualcosa di potente, che possa dare una nuova immagine alla sagra dei sést, che vanno difesi come tradizione, ma non hanno mordente. Le feste di paese famose sono quelle dove hanno osato, rifletteteci. A Ivrea si tirano le arance, a Pamplona liberano i tori, poi ci sono tutte le feste religione stampalate, qualche strana tradizione, quelle altamente intellettuali o molto commerciali. Puntiamo sulla fantasia allora, che è gratis. Senza arrivare a tanto in certi paesi basta la corsa dei sacchi o con una pecora in groppa. Un anno alla nostra sagra c'è stato il palo della cuccagna grazie al gruppo Larìn e la gente era entusiasta a guardalo. Senza contare l'emozione di potervi partecipare, organizzare le squadra tra le frazioni ad esempio. Perché i giochi delle contrade della sagra di S.Giovanni sono ricordati ancora oggi? Perché univano, divertivano ed erano "qualcosa". La sagra dei sest dovrebbe trovare quel suo "qualcosa" secondo me. Liberiamo un cinghiale da S.Giacomo che corra dentro la via del panificio, inventiamoci la "sagra del lampone" o del "cinghiale alle mele", liberiamo 500 lucciole di notte sulla collina del castello. Ma bisogna trovare un "perché" a questa sagra e mantenerlo negli anni sviluppandolo se non vogliamo fossilizzarla.

venerdì 4 giugno 2010

Basta il pensiero

Riporto dall'Espresso del 3 giugno 2010 - "Scandalo auto blu"

[...] E' il caso del Friuli, dove il presidente del consiglio regionale Edouard Ballaman qualche giorno fa ha fatto il beau geste e rinunciato alla potente Audi in dotazione per rimettersi alla guida della sua vecchia e sgangherata Rover verde padano. Un annuncio cui, però, è seguita la beffa. Il regime di rimborso spese della Regione autonoma risulta addirittura più caro dell'auto di servizio. E così da quest'anno l'Ente pagherà 3.210 euro in più al mese proprio al presidente senza autista, che finirà per costare il doppio di prima.

A Polcenigo, per chi ha la memoria corta, Ballaman ci era stato presentato dal suo amico e collaboratore "superassessore" Santin come l'uomo da seguire, forse è il caso si prendano altri modelli.

martedì 1 giugno 2010

Chiare fresche dolci acque


In data che non so il torrente Gorgazzo si è annoiato di confluire nel Livenza nel solito classico punto, irraggiungibile dalla sponda destra (causa spine) ma non dalla sinistra, dalla sponda del parco di S.Floriano. Forse non a caso il torrente ha quindi deciso di punire l'incuria della sponda destra rompendo l'argine e rovinando sul prato. Prima di tutto sono rimasto sorpreso dall'enorme quantità di sassi che già sono sul fondale del nuovo corso. La natura mi lascia sempre senza parole. Poi, catastrofismi a parte, devo dire che a me piace quasi di più così. Certo, avrebbe bisogno di una riordinata ma potenzialmente è meraviglioso. In fondo ora si ha un bel panorama di cascatelle sul Livenza e un laghetto. Visto che i soldi per rifare l'argine e rimettere il fiume disobbediente al suo posto non ci sono e le responsabilità si rimbalzano tra Comune, Protezione Civile e quant'altri, tanto vale valutare la tentazione di sfruttare questo inaspettata novità per un nuovo intervento di architettura paesaggistica, sarebbe notevole. In fondo si dice che dietro ogni problema c'è un opportunità da cogliere.