Molise, 31 ottobre 2002 ore 11.30. Una
scossa con magnitudo 5,9 (30 morti, 100 feriti, 2.925 sfollati) rade al suolo la scuola di S.Giuliano di Puglia. L'Italia intera, essendo tutta zona sismica, si rende conto che la messa in sicurezza degli edifici pubblici è una priorità e praticamente tutti i Comuni mettono in programma la verifica sismica delle proprie scuole. Non tutte le amministrazioni poi fanno davvero questa verifica, Polcenigo però l'ha fatta (messa in programma dall'amministrazione precedente,
portata avanti dall'attuale) e chiaramente nessun edificio l'ha superata perché il mondo è un posto crudele. L'esito era abbastanza scontato perché la normativa di verifica è relativamente recente (2008) e le resistenze che le strutture devono sviluppare sono dimensionate in base alla prestazione che l'edificio deve essere in grado di offrire a determinati sismi che si sono ripresentati nella storia di un territorio mentre negli anni '70 ci si limitava a dimensionare le strutture in base ai carichi e alle tensioni associate agli sforzi. La scuola era stata realizzata in base alla normativa del tempo e pertanto era stata dichiarata agibile e tale è rimasta.
La verifica sismica in conclusione è servita per mettere in evidenza che le probabilità che le scuole subiscano danni lievi o grandi sono più alte delle tollerenze stabilite come "accettabili" per legge, che ripresento in sintesi:
- 63% di probabilità di soddisfare i requisiti dello Stato Limite di Danno (SLD) nel periodo di riferimento 50 anni
Stato Limite di Danno (SLD): a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile, pur nell’interruzione d’uso di parte delle apparecchiature
- 10% di probabilità di soddisfare lo SLV nel periodo di riferimento 475 anni
Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV): a seguito del terremoto, la costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali.
Essendo edifici pubblici la verifica è leggermente più severa, ma il concetto rimane che lo studio delle probabilità avvisa Polcenigo che nell'arco di tempo di circa 500 anni esiste più di una possibilità su 10 che un terremoto importante metta in pericolo la sicurezza delle persone.
Per gli scommettitori ci sono buoni margini di gioco, ma le poche possibilità di esser sfortunati rappresenterebbero una sciagura potenzialmente molto grande e l'amministrazione ha deciso di correre ai ripari utilizzando le risorse economiche disponibili per mettere i ragazzini in sicurezza in delle strutture prefabbricate. Bisogna riconoscere sia le loro buone intenzioni che la lentezza con la quale questa decisione è stata presa a fronte della data di consegna della relazione da parte dell'ing. Carlon e le date di chiusura/riapertua dell'anno scolastico. Se la relazione dell'ingegnere era troppo tecnica nelle conclusioni l'amministrazione avrebbe dovuto pretendere di farsele chiarire in modo da poter agire tempestivamente e non come ora con l'acqua alla gola. In ogni caso molte aziende sono state contattate dall'assessore Sanchini e invitate a presentare un preventivo, sperando che si possano realizzare delle aule temporanee in pochi mesi e che poi non sia un pugno degli occhi nei decenni a venire. Verrà inoltre pubblicato un bando per un concorso di idee per il nuovo plesso scolastico, nella speranza che arrivino un giorno dalla Regione anche i soldi per realizzarlo. Si deve riuscire a sfruttare l'occasione per proporre un complesso moderno e funzionale, che sia un fiore all'occhiello per il Comune e poi realizzarlo. Insomma una bella sfida.
Nel frattempo se da una parte è possibile che i genitori non gradiscano la nuova sistemazione temporanea dei figli (per quanto il livello tecnologico raggiunto dalle soluzioni prefabbricate potrebbe essere una gradita piacevole sorpresa) dall'altra dovrebbero riconoscere che sono ben pochi i Comuni che hanno provveduto a porsi questa domanda, ossia qual'era la probabilità che un pezzo di solaio cada in testa ad uno scolaretto, e poi cercare una soluzione.