mercoledì 26 febbraio 2014

Andate e moltiplicatevi




In paziente attesa della convocazione (update: Lunedì 3 Marzo) della Commissione Attività Produttive, come richiesto dalle minoranze (eccetto Civica Democratica) per conoscere e valutare la ventina di progetti pervenuti finora per la gestione di S.Floriano che la Giunta serba nel cassetto, vi porto all'attenzione un breve ma interessante excursus statistico da parte del sindaco con curioso risvolto urbanistico.
A Polcenigo aumentano i nati e i 90enni | Nel 2013 i residenti erano 3.167, 16 meno del 2012. Il sindaco: risolveremo la stagnazione demografica  - POLCENIGO. Il sindaco Mario Della Toffola traccia un bilancio in chiaroscuro dell’andamento demografico nel comune di Polcenigo. «Il trend di calo della popolazione – afferma Della Toffola – iniziato nel 2009, è continuato anche nel 2013. I residenti nel comune, 3167 unità, sono diminuiti di 16 persone rispetto al 2012. È comunque positivo – continua – che la popolazione del censimento 2011 con 3176 residenti, sia aumentata di ben 59 unità rispetto al precedente censimento del 2001».
Della Toffola ricava buone notizie sul fronte delle nascite. «Nel 2013 – osserva – i nuovi nati erano 22. Pur essendo il dato leggermente inferiore alla media di 26,8 nati nei 15 anni precedenti, è in atto una controtendenza, rispetto alla metà degli anni Novanta che registrava una costante diminuzione delle nascite. Il saldo negativo fra nascite e decessi – continua il sindaco – è sotto la media nell’ultimo decennio, annunciando una controtendenza negli ultimi anni. La percentuale sulla popolazione degli ottantenni residenti a Polcenigo supera l’8%, gli ultranovantenni sono ben 24, tra cui 2 centenari e un’ultra centenaria». Analizzando la popolazione si nota un decremento degli stranieri residenti. Dal 2005 al 2009 il numero di cittadini stranieri è stato in costante aumento, mentre dal 2010 risulta in diminuzione. Attualmente la popolazione non italiana è di 218 unità, si è passati dall’8,15% del 2009 al 6,88% del 2013. La diminuzione rispetto al 2008 ha riguardato 22 donne e 21 uomini. Trenta le diverse nazionalità riconducibili a Europa, Africa, India, Nord e Centro America. Alla fine del 2013 sono 30 i bambini nati da coppie straniere (il 13,76% dei residenti non italiani). «Pur considerando in modo negativo la perdita di unità censite – osserva Mario Della Toffola – considero degni di nota l’elevato numero di ultra novantenni e centenari autosufficienti, a dimostrazione che la qualità della vita e le prospettive di longevità a Polcenigo sono un dato di fatto. L’amministrazione – continua Della Toffola – è orientata a risolvere i principali motivi di stagnazione demografica» attribuiti dal sindaco al «decennale blocco della variante urbanistica e del piano particolareggiato del centro storico», situazioni che, di fatto, hanno escluso tanti investimenti immobiliari, molti di restauro e recupero di vecchie abitazioni. «Aspetti urbanistici e infrastrutturali – conclude – affrontati subito dall’amministrazione comunale eletta alla fine di aprile 2013 e che ora sono in via di completamento».

Sigfrido Cescut

Quindi se dagli anni '70 l'intera Italia è stata per 40 anni sotto il livello di sostituzione (da una coppia nascono meno di due figli e quindi è grazie all'immigrazione se non collassiamo) non dobbiamo preoccuparci troppo perché nell'ultimo anno a Polcenigo sono nati 22 bambini, non abbastanza da invertire il calo di popolazione ma ugualmente una bella notizia. Ammesso che nella nuova scuola gialla ci sia del posto per un'aula così numerosa, anche perché poche righe più sotto arrivano altri 30 bambini nati da coppie straniere. Due future classi di bimbi con quelli stranieri in maggioranza, una bella notizia per chi sostiene il confronto di culture come un'arricchimento. Ma non ci si limita a presentare cifre, ecco la chicca: Polcenigo intera è in stagnazione demografica principalmente perché il piano particolareggiato del centro storico è fermo da decenni. In effetti è uno scandalo che il borgo non abbia uno strumento urbanistico attuale a cui fare riferimento, ma imputargli il compito di far aumentare la popolazione è estremamente ottimistico. Sempre ammesso non si pongano nuovi vincoli. Sono infatti allo studio soluzioni combinate per risolvere il problema dei parcheggi e delle nascite: verranno assegnati posti auto alle famiglie con maggior numero di figli. Analogamente per richiedere un permesso di costruire sarà necessario depositare l'ecografia del pargolo in arrivo, mentre per una manutenzione straordinaria si richiede almeno l'acquisto di un cane di taglia media. Ai residenti nel borgo verrà imposta una tassa sul celibato, nostalgica rimembranza del periodo fascista, per far modo che questi fannulloni si sposino e si moltiplichino. Allo studio vari premi ed esenzioni fiscali per le famiglie numerose ed esercitazioni per le future cerimonie nuziali di massa, che faranno a tutti gli effetti di Polcenigo una sempre più invidiata wedding town.

venerdì 21 febbraio 2014

Fuori traccia


In qualità di capogruppo Primavera Polcenigo ho assistito da spettatore al seguente scambio di lettere, che vi riporto testualmente perché lo trovo significativo sull'oggettiva difficoltà di comunicazione con e tra le istituzioni.

RICHIESTA
al Sindaco del Comune di Polcenigo sig. Della Toffola Mario
al segretario Comunale dott. De Paoli Maria
ai sig. capogruppi consiliari del Comune di Polcenigo
Oggetto: Art. 18 comma 3 attuale Statuto Comunale, richiesta di chiarimenti
Il sottoscritto capogruppo consiliare Egidio Santin, visto l'art. 18 comma 3 dello Statuto comunale chiede al signor sindaco di quali uffici e strutture dell'ente possano avvalersi i gruppi consiliari per lo svolgimento della propria attività. Si chiede al sig. Sindaco urgente e puntuale risposta scritta sulle modalità, tempistica, personale al fine di svolgere la propria attività secondo la normativa di legge.
In attesa di riscontro scritto, si porgono distinti saluti.
Egidio Santin
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RISPOSTA
In merito alla Sua richiesta di prot. 1884/07.02.2014, come da art. 18 comma 3 dello Statuto Comunale, i Capigruppo potranno avvalersi degli uffici e delle strutture dell'Ente per lo svolgimento della propria attività a norma di regolamento.
Segnalo pertanto, che tutti gli atti sono a disposizione dei Consiglieri per lo svolgimento delle loro funzioni e, considerato che il Segretario Comunale è per disposizione di legge, colui che collabora ed ha funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi del Comune, ovvero del Sindaco, della Giunta e del Consiglio, in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto, ai regolamenti, sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Responsabili di Servizio, coordinandone l'attività.
Le comunico che pure per questa enunciata esigenza (dei gruppi consiliari), il Segretario resta individuato come responsabile della medesima, che svolgerà avvalendosi della collaborazione dell'apparato burocratico dell'Ente.
Un cordiale saluto
Mario Della Toffola

Quindi Santin cerca di domandare quali uffici e stanze possono usare le minoranze per riunirsi, come ci entriamo, quando, a chi chiediamo? E il sindaco gli risponde copia-incollando l'articolo dello Statuto a cui si riferisce Santin. Articolo che fa riferimento ad un regolamento, quale? Bah. "Gli uffici e le strutture dell'Ente", davvero molto chiaro. Santin in effetti avrebbe potuto essere più preciso nella sua richiesta, ma la mancanza di spazi pubblici dove potersi riunire è piuttosto evidente. Non è la prima volta che succede che il sindaco risponda andando fuori tema, specialmente quando interrogato o interpellato in Consiglio Comunale, forse dovrebbe leggere con maggiore attenzione le richieste in modo da rispondere con più accuratezza. Sempre meglio che pensare non voglia affatto rispondere.

venerdì 7 febbraio 2014

Domandare è lecito, rispondere è cortesia



Il Consiglio Comunale di lunedì 3 febbraio era stato convocato su richiesta delle minoranze per dibattere del Parco di S.Floriano ma il sindaco ha arbitrariamente negato che gli argomenti fossero trattati all'inizio della seduta ed in modo esaustivo. Alle minoranze è stata tolta più volte la parola, lo spazio per le domande è stato limitato e le mozioni, che intendevano impegnare il Consiglio su alcune decisioni, sono state accorpate in un calderone che ha generato solo grande confusione. Non siamo soddisfatti dal modo in cui Della Toffola ha gestito l'incontro non solo per aver usato espressioni quali "pippe mentali" e "tutta merda", non proprio quello che ci si aspetterebbe da un primo cittadino, ma per averne minimizzato la gravità, blindato il presidente Aldino Micco (LegaNord) e ribadito l'autonomia della Fondazione anche di fronte all'evidenza con cui la Giunta dirige il teatrino. Al presidente è impedito di dimettersi per davvero (è da luglio che dichiara che si sarebbe dimesso a fine anno) finché all'Amministrazione non viene recapitato un piano di gestione da far approvare al Cda. Dai verbali della Fondazione si evince che il sindaco e gli assessori dirigono di fatto il Consiglio d'amministrazione, dove avevano invece dichiarato di esser invitati solo in qualità di "auditori".
Ecco i passaggi più salienti del Consiglio a riguardo, userò delle parafrasi e molta sintesi quindi non me ne vogliano gli interessati se nonostante gli sforzi a volte non riporto le loro testuali parole, rimango in ogni caso a disposizione per eventuali correzioni.

Civica Democratica: "La Regione ha autorizzato il finanziamento alla Fondazione, è possibile che questi finanziamenti non siano stati poi erogati perché non avete presentato la parte illustrativa e di rendiconto degli interventi previsti che venivano richiesti?" Non ho inteso cos'ha risposto Micco, che si era appartato in un angolo seminascosto e sussurrava. Capisco che si sentisse molto a disagio ma non ha dato una buona immagine di se rifiutando l'esposizione a quelle che erano domande lecite e logiche da aspettarsi dopo la sua breve presentazione. Vi fornisco una chiave di lettura: il Cda appena due giorni prima del Consiglio Comunale aveva finalmente approvato il documento del Bilancio di previsione 2013 (con ben un anno e due mesi in ritardo sulla data prevista dallo statuto) e il Conto consuntivo 2012 (giusto otto mesi in ritardo) ancora da approvare il Bilancio di previsione 2014, ma mica possiam chieder miracoli. Non capisco davvero come mai la Regione non investa più fiumi di denaro pubblico in S.Floriano.

Primavera Polcenigo: "Nel bilancio 2013, che registra un passivo di circa 16mila euro, sono conteggiati anche i finanziamenti mai ricevuti, cioè quelli solo promessi? Se togliessimo questi soldi dal conteggio, è corretto affermare che il passivo salirebbe a circa 100mila euro?" Micco non ha voluto rispondere, cmq ho commesso un errore, avrei dovuto domandare "oltre 100mila euro".

Civica Democratica: "Si è attinto al patrimonio (a quanto ammontava?) del lascito della sig. Floriana, e per quali scopi?"
Micco: "Non ho avuto il tempo per controllare l'ammontare preciso del lascito. Ci siamo consultati con un avvocato per sapere se potevamo farlo e c'ha dato parere favorevole, l'uso è stato pagare i lavoratori".

Pegoraro: "Gli unici che devono fare mea culpa non sono Micco o l'Amministrazione ma sono le minoranze, perché con queste dichiarazioni sbagliate date a mezzo stampa e mezzo blog hanno causato un danno d'immagine erariale e di pernottamenti".
Non abbiamo dato informazioni sbagliate e le fotografie purtroppo non mentono, ci si chiede piuttosto di far finta di non vedere e unirci al coro per dire che a S.Floriano va tutto bene, anzi benissimo.

Primavera Polcenigo: "A dicembre in Giunta e vi siete posti come scadenza marzo per prendere una decisione, non potevate piuttosto decidere a settembre di prender come scadenza dicembre, per evitare ora questa situazione?"
Assessore Pegoraro: "Andare a trattativa con la condizione di prendersi in carico anche i dipendenti ti limita le potenzialità di trattativa, lo scopo primario è svincolare la Fondazione dalle politiche agricole".

In chiusura del dibattito il vicesindaco Del Fiol subentra al sindaco a presiedere la seduta, i toni si moderano e sull'invito delle minoranze ad esprimersi sulle mozioni che per decisione di Della Toffola non si sono votate dichiara riguardo l'ipotesi di commissariamento prospettata da CPD "Ogni cittadino può esercitare l'azione penale" e sulla strategia di gestione proposta da Primavera "Condividiamo gli aspetti di fondo, ma non lo possiamo far diventare vincolante".

sabato 1 febbraio 2014

Addio pecorelle, acqua a catinelle

Piove a dirotto a Polcenigo, in vista dell'imminente Consiglio Comunale di lunedì 3 febbraio richiesto per affrontare le emergenze di S.Floriano. Sulla tavola ci saranno proposte, una relazione del presidente della Fondazione e chiarimenti con il consueto dibattito costruttivo. La cittadinanza è caldamente invitata a partecipare alla seduta.
Mentre le pecore di S.Floriano diventano pittine continua a piovere, ma non per questo abbiamo perso un altro ponte. Chiude infatti il suo servizio il ponte della Santissima a causa del deterioramento dei pali di sostegno. La Comunità Montana ha provveduto alla sostituzione del tavolato e delle spallette, ma non si è detta disponibile nell'immediato a completare l'opera. Abbiamo avuto proprio poca fortuna di recente con i ponti, quello che collegava i parchi di S.Floriano e del Palù è in rovina da tempo immemore e giace in uno stato di degrado vergognoso. L'Artugna che in questi giorni è tornato a correre abbastanza tumultuoso ci ricorda la brutta situazione del ponte di via Sacile, in località Fontaniva; sono proprio tempi bui.

ponte della Santissima ponte di S.Floriano
ponte sull'Artugna tre transenne si oppongo eroicamente al torrente