venerdì 7 febbraio 2014

Domandare è lecito, rispondere è cortesia



Il Consiglio Comunale di lunedì 3 febbraio era stato convocato su richiesta delle minoranze per dibattere del Parco di S.Floriano ma il sindaco ha arbitrariamente negato che gli argomenti fossero trattati all'inizio della seduta ed in modo esaustivo. Alle minoranze è stata tolta più volte la parola, lo spazio per le domande è stato limitato e le mozioni, che intendevano impegnare il Consiglio su alcune decisioni, sono state accorpate in un calderone che ha generato solo grande confusione. Non siamo soddisfatti dal modo in cui Della Toffola ha gestito l'incontro non solo per aver usato espressioni quali "pippe mentali" e "tutta merda", non proprio quello che ci si aspetterebbe da un primo cittadino, ma per averne minimizzato la gravità, blindato il presidente Aldino Micco (LegaNord) e ribadito l'autonomia della Fondazione anche di fronte all'evidenza con cui la Giunta dirige il teatrino. Al presidente è impedito di dimettersi per davvero (è da luglio che dichiara che si sarebbe dimesso a fine anno) finché all'Amministrazione non viene recapitato un piano di gestione da far approvare al Cda. Dai verbali della Fondazione si evince che il sindaco e gli assessori dirigono di fatto il Consiglio d'amministrazione, dove avevano invece dichiarato di esser invitati solo in qualità di "auditori".
Ecco i passaggi più salienti del Consiglio a riguardo, userò delle parafrasi e molta sintesi quindi non me ne vogliano gli interessati se nonostante gli sforzi a volte non riporto le loro testuali parole, rimango in ogni caso a disposizione per eventuali correzioni.

Civica Democratica: "La Regione ha autorizzato il finanziamento alla Fondazione, è possibile che questi finanziamenti non siano stati poi erogati perché non avete presentato la parte illustrativa e di rendiconto degli interventi previsti che venivano richiesti?" Non ho inteso cos'ha risposto Micco, che si era appartato in un angolo seminascosto e sussurrava. Capisco che si sentisse molto a disagio ma non ha dato una buona immagine di se rifiutando l'esposizione a quelle che erano domande lecite e logiche da aspettarsi dopo la sua breve presentazione. Vi fornisco una chiave di lettura: il Cda appena due giorni prima del Consiglio Comunale aveva finalmente approvato il documento del Bilancio di previsione 2013 (con ben un anno e due mesi in ritardo sulla data prevista dallo statuto) e il Conto consuntivo 2012 (giusto otto mesi in ritardo) ancora da approvare il Bilancio di previsione 2014, ma mica possiam chieder miracoli. Non capisco davvero come mai la Regione non investa più fiumi di denaro pubblico in S.Floriano.

Primavera Polcenigo: "Nel bilancio 2013, che registra un passivo di circa 16mila euro, sono conteggiati anche i finanziamenti mai ricevuti, cioè quelli solo promessi? Se togliessimo questi soldi dal conteggio, è corretto affermare che il passivo salirebbe a circa 100mila euro?" Micco non ha voluto rispondere, cmq ho commesso un errore, avrei dovuto domandare "oltre 100mila euro".

Civica Democratica: "Si è attinto al patrimonio (a quanto ammontava?) del lascito della sig. Floriana, e per quali scopi?"
Micco: "Non ho avuto il tempo per controllare l'ammontare preciso del lascito. Ci siamo consultati con un avvocato per sapere se potevamo farlo e c'ha dato parere favorevole, l'uso è stato pagare i lavoratori".

Pegoraro: "Gli unici che devono fare mea culpa non sono Micco o l'Amministrazione ma sono le minoranze, perché con queste dichiarazioni sbagliate date a mezzo stampa e mezzo blog hanno causato un danno d'immagine erariale e di pernottamenti".
Non abbiamo dato informazioni sbagliate e le fotografie purtroppo non mentono, ci si chiede piuttosto di far finta di non vedere e unirci al coro per dire che a S.Floriano va tutto bene, anzi benissimo.

Primavera Polcenigo: "A dicembre in Giunta e vi siete posti come scadenza marzo per prendere una decisione, non potevate piuttosto decidere a settembre di prender come scadenza dicembre, per evitare ora questa situazione?"
Assessore Pegoraro: "Andare a trattativa con la condizione di prendersi in carico anche i dipendenti ti limita le potenzialità di trattativa, lo scopo primario è svincolare la Fondazione dalle politiche agricole".

In chiusura del dibattito il vicesindaco Del Fiol subentra al sindaco a presiedere la seduta, i toni si moderano e sull'invito delle minoranze ad esprimersi sulle mozioni che per decisione di Della Toffola non si sono votate dichiara riguardo l'ipotesi di commissariamento prospettata da CPD "Ogni cittadino può esercitare l'azione penale" e sulla strategia di gestione proposta da Primavera "Condividiamo gli aspetti di fondo, ma non lo possiamo far diventare vincolante".

11 commenti:

  1. Una certezza sulla fondazione BAZZI c'è: Su dichiarazione del Sindaco Della Toffola Mario, il sig. Zanolin Stefano ( eletto dalla maggioranna) è cugino dello stesso sindaco: La dichiarazione del Sindaco è stata quella che avendo tanti parenti a Polcenigo non è certo colpa sua . Ovviamente sarebbe stato meglio evitare nomine parentali. Ma cosi la maggioranza ha scelto. Altra certezza: il presidente Micco è dimissionario dall'estate 2013 ma non si è ancora dimesso. Perchè? Altra certezza : alcuni bilanci sia di previsione che bilanci consuntivi sono stati approvati sabato 01 febbraio 2014. Tempistica " sospetta " 2 giorni prima del consiglio comunale richiesto per legge dalle minoranze (escluso la sig. Lupano che da CIVICA DEMOCRATICA POLCENIGO é passata in maggioranza con grande soddisfazione del sindaco). I bilanci approvati sono conformi alla norme dello statuto della fondazione BAZZI o sono in sua violazione alla tempistica (art. 15 e 16 dello statuto della fondazione) Ricordiamo che il consiglio d'amministrazione della fondazione ha ricevuto negli anni della presidenza Micco DENARO PUBBLICO dalla regione fvg. Alle domande sulla regolarità dell'approvazione dei bilanci, L'assessore QUAIA OLIVA presente dal 2012 nel cda dellla fondazione non ha risposto (perchè?) dichiarando di rivolgere le domande al presidente Micco il quale non ha dissipato in nessuna maniera la questione. Anzi, molto infastidito dopo la sua relazione seduto al centro del consiglio comunale, si è ritirato in un angolo alle spalle dei consiglieri di minoranza in evidente difficoltà a parlare con una persona( MICCO) seduta alle loro spalle. Il sottoscritto ha più volte invitato il presidente Micco a sedersi nella postazione iniziale o a fianco del sindaco per poter vederlo almeno in faccia.Niente da fare, Finché li presidente Micco ha lasciato la sala. Visto lo statuto della fondazione Bazzi (art.5) che riserva all'assessore all'assistenza un posto nel cda della fondazione stessa con diritto di voto, vista la delibera consigliare n. 25 del 31 maggio 2013 con la quale venivano nominati i membri di competenza del consiglio comunale presso la fondazione (di diritto l'assessore all'assistenza), visto le deleghe che il Sindaco Della Toffola Mario ha conferito con decreto protocollo 6479 del 9 maggio 2013 alla sig. Quaia Oliva ( delega all'istruzione, cultura, servizio alla persona, politiche sociali, pari opportunità) , perchè e a quale titolo l'assessore Quaia Oliva ha partecipato alle riunione del cda della fondazione (deliberando atti amministrativi con rilevanza economica) non avendo la delega all'assistenza? A questa domanda ne' sindaco, ne' alcun altro ha saputo o voluto rispondere.!!! Gli atti deliberativi assunti in presenza della sig. Quaia che non era assessore all'assistenza (come invece richiesto dallo statuto sono legittimi o sono in violazione di legge?). ATTENDIAMO DA CHI DI COMPETENZA RISPOSTE CERTE IN TEMPI CERTI!

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  2. COME MAI RINNOVAMENTO (OVVERO IL SIG. DE VAL GIUSEPPE) EMPRE PRONTO ALLE SEGNALAZIONE ALLE AUTORITA' SUI BILANCI DELLA FONDAZIONE BAZZI STA ZITTO?

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  3. Non sono mai stato zitto , anzi direi che sfogliando questo blog si può vedere che non è così. Ho sempre rimproverato al Presidente Micco di non aver indetto riunioni pubbliche sullo stato della Fondazione e mi auguro per lui che non ci siano stati errori di gestione passati di cui rispondere ora. Ho finalmente sottomano i bilanci ma non ancora letti, poi farò i miei personali commenti.
    Per la posizione del consigliere Quaia mi sembra che se ne faccia una questione di lana caprina : è stata eletta dall'Amministrazione precedente come Consigliere nel 2012,( vedasi delibere di Consiglio che potete consultare) a seguito delle dimissioni del consigliere Bravin Tiziana., quindi con gli stessi onori ed oneri di tutti gli altri consiglieri. Poi nel 2013 c'è stata la decadenza del CdA della Fondazione e quindi di tutti coloro che ne facevano parte ( Micco Quaia Donazzon Venier ed i tre dele Associazioni). Poi il Consiglio comunale ha eletto i nuovi consiglieri Bazzi ( vedasi Delibera di CC) e la Quaia ne fa parte per statuto come Assessore alla Assistenz come precedentemente Donazzon. Almeno questo mi sembra chiaro.

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    1. IL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 E' STATO APPROVATO IN VIOLAZIONE DELL'ART. 15 DELLO STATUTO DELLA FONDAZIONE. IL RENDICONTO 2012 E' STATO APPROVATO IN VIOLAZIONE DELL'ART. 16 DELLA FONDAZIONE.L'ASSESSORE QUAIA OLIVA HA TANTE DELEGHE, MA NON HA LA DELEGA ALL?ASSISTENZa(atto di delega del sindaco Della Toffola Mario del maggio 2013 prot 6479) eE QUINDI HA PARTECIPATO ALLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE BAZZI CON DIRITTO DI VOTO IN VIOLAZIONE DELL'ART. 5. DELLA FONDAZIONE BAZZI: RICORDO CHE LA FONDAZIONE HA RICEVUTO FIN DAL 2012 DENARO PUBBLICO DALLA REGIONE FVG.IL BILANCIO DI PREVISIONE ALLA DATA DEL 30 GENNAIO 2014 NON ERA ANCORA STATO APPROVATO IN VIOLAZIONE DELL'ART. 15. Caro rinnovamento , basta raccontare quello che ti fa comodo a te e ai tuoi amici!!!! LE DELIBERE ASSUNTE DAL CDA DELLA BAZZI IN PRESENZA DELLA QUAIA OLIVA(che ripeto non ha la delega all'assistenza) che valore giuridico hanno? e come mai la Sig. Quaia ha partecipato alle riunioni del CDA non avendo titolo?

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  4. Io penso che sia un formalismo il fatto chela Quaia non abbia ufficialmente la delega all'Assistenza. Se l'avesse qualcun altro capirei le sue osservazioni, così no.

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  5. Altro che formalismo. Mica siamo al bar (con tutto rispetto per i bar ). Se un assessore non ha una delega in maniera ufficiale dal sindaco non pùò esercitare quelle finzione ad essa connesse. Ripeto l'assessore Quaia non ha avuto la delega all'assistenza. e no vi è nessun atto che dimostri il contrario. Quindi non poteva partecipare al cda della fondazione Bazzi e deliberare con il proprio voto.MA LO HA FATTO LO STESSO IN VIOLAZIONE DELLO STATUTO art. 5 DELLA FONDAZIONE BAZZI ! COME LA METTIAMO? LA FONDAZIONE BAZZI RICEVE CONTRIBUTI PUBBLICI DALLA REGIONE FVG. COME LA METTIAMO CON GLI ORGANI DI VIGILANZA? ATTENDO RISPOSTE DA CHI DI COMPETENZA!!!

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  6. aspetto dalle autorità di vigilanza ragguagli su posizione assessore quaia oliva nel cda fondazione bazzi e soprattutto sui bilanci della fondazione. LA FONDAZIONE E' FINANZIATA ANCHE CON SOLDI PUBBLICI EROGATI DALLA REGIONE FVG.ANCHE IL GRUPPO CONSILIARE CIVICA DEMOCRATICA POLCENIGO IN UNA SUA MOZIONE(CHE POI IL SINDACO HA DECISO DI ACCORPARE ASSIEME AD ALTRE MOZIONI , INTERROGAZIONI SUL PARCO DI SAN FLORIANO GESTITO DAL CDA DELLA FONDAZIONE BAZZI CREANDO UN GRAN CALDERONE PER NON AFFRONTARE SINGOLARMENTE LE DOMANDE) AVEVA CHIESTO CONTROLLI DA CHI DI DOVERE QUALORA SI FOSSE VERIFICATO DELLE ANOMALIE. ANOMALIE CHE A MIO GIUDIZIO CI SONO, VISTO CHE ALCUNI BILANCI SONO STATI APPROVATI IL 1 FEBBRAIO 2014. LO STATUTO DELLA FONDAZIONE BAZZI ALL'ART. 5 E 6 PREVEDE ALTRI TEMPI.ASPETTO RISCONTRI DA CHI DI DOVERE.!!!!

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  7. Non esiste alcun obbliogo di denominare gli Assessoraticon un nome prefissato. Ergo, se una Amministrazione vuole ufficialmente avere l'assessorato all'Assistenza, lo nomina ufficialmente, altrimenti non ne ha l'obbliogo.
    A mio parere conta la sostanza e non il nome. Riassumendo :
    la Quaia ha questi Assessorati : Istruzione, Cultura, Pari opportunità, Servizi alla pesona e politiche sociali. Credo che nella sostanza questi ultini due possano raffigurarsi come Assistenza. Non sono un tifoso di questa Amministrazione che considero arrogante, presuntuosa ed inefficiente. Va però criticata sulla sostanza, anche andando oltre le procedure usuali e consolidate ( tutto sommato inefficaci) e non con osservazioni da "azzeccagarbugli".

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  8. Il sindaco se ne è già lavato le mani sul Gazzettino di ieri dicendo che sì, ci sono state delle anomalie nella gestione del lascito Varnier ma che Lui , dopo un parere di un avvocato, ritiene che siano del tutto trascurabili. Sono anch'io perfettamente d'accordo che siano trascurabili ( sono stati pagati gli operai) ma allora non serviva fare dichiarazioni alla stampa in prima persona. Non decide il sindaco sui singoli episodi che possono avere valenza legale o meno, nè tantomeno può minacciare se qualcuno prenderà iniziative per un chiarimento, accusandolo di essere responsabile dei ritardi nella decisione per San Floriano. Sindaco come Ponzio Pilato.

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  9. Perchè il Bolg non aggiorna sul consiglio comunale del 31 Marzo?

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