Una buona notizia: termina la psicosi per lo smaltimento del verde. La Regione Friuli ha corretto prontamente il recente decreto sulla “Terra dei Fuochi”, permettendo, con una propria legge, la combustione controllata dei residui delle lavorazioni agricole e forestali. Con quella norma era diventato sanzionabile penalmente l'illecito smaltimento dei rifiuti, ma nel reato penale era stata inclusa anche la combustione dei residui vegetali derivanti appunto da lavorazioni agricole e forestali. Si era così venuta a creare una situazione paradossale, perché da sempre il materiale in eccesso costituito da paglie, sfalci e potature veniva eliminato bruciandolo. Per superare questo problema e venire così incontro alle richieste di amministrazioni locali, imprenditori e privati, per iniziativa del vicepresidente e assessore alle Risorse agricole, Sergio Bolzonello, la Giunta regionale ha proposto un emendamento aggiuntivo all'articolo 1 della norma sugli Ogm, con il quale, ferme restando le disposizioni in materia di antincendio boschivo, sarà di fatto consentito bruciare i residui ligno-cellulosici derivanti dalle lavorazioni agricole, purché le ceneri siano reimpiegate nel ciclo culturale come sostanze concimanti o ammendanti ai terreni.
In ogni caso, nelle zone più a rischio incendi, le operazioni di bruciatura vanno sempre preventivamente comunicate al Corpo forestale, che potrà impartire specifiche prescrizioni.
Quindi le sterpaglie e le potature si possono tornare a bruciare, a patto di reimpiegare nel ciclo colturale la cenere dei fuochi e sorvegliare il fuoco, così la Regione placa il grande scompiglio per la possibile perdita di una pratica che permetteva di tenere in ordine campagne e bosco da tempi immemorabili e che in poche settimane aveva già mandato in tilt la piazzola ecologica del Comune.
Le associazioni ambientaliste ricordano che nella maggioranza dei regolamenti comunali di polizia rurale è però fatto divieto di accendere fuochi nei fondi. Per la verità, poiché la legge regionale è una fonte di diritto sovraordinata ai regolamenti comunali, questi dovrebbero risultare abrogati quando in contrasto. Il regolamento di polizia rurale di Polcenigo è in questi mesi allo studio febbrile della Commissione Ambiente, Sport, Tempo Libero e politiche giovanili che si è già riunita 4-5 volte per analizzarene con accuratezza i punti, dopodiché verrà discusso in Consiglio Comunale. Il sindaco, che ha prontamente avvisato la cittadinanza dei rischi legati alle paventate responsabilità penali di bruciar ramaglie, ora immaginiamo avvisi con uguale prontezza dell'avvenuta modifica e del nuovo via libera alle fiamme, purché controllate.