giovedì 23 gennaio 2014

Anima del commercio


Il patto di stabilità ostacola l'attività amministrativa di tutti i Comuni, ma qualche spiraglio di spesa per fortuna rimane. Ovviamente è interesse di tutti che i pochissimi soldi che possiamo spendere siano ben gestiti. Ecco allora che salta all'occhio la delibera di Giunta n.5 del 13/01/14 che al titolo promettente "promozione del territorio" stanzia 305€ per uno spazio pubblicitario sul settimanale della diocesi di Pordenone "il Popolo".
L'albergo diffuso tiri a lustro le sue camere che grazie a queste brillanti azioni di promozione turistica orde di villeggianti cattolici stanno per invadere Polcenigo! Dopo gli indispensabili spot su Telepordenone per la Sagra dei Sèst 2013 ora per l'Amministrazione Della Toffola è il momento di investire altre preziose risorse; il prossimo acquisto sarà un dirigibile da ormeggiare a S.Giacomo con la scritta "venite qua!" leggibile dall'intera provincia nelle giornate d'aria limpida.
Su dove spedire gli imminenti autobus di turisti c'è l'imbarazzo della scelta: la collina del castello in preda ai rovi, il parco archeologico del Palù aperto un paio di giorni all'anno, il colle di S.Floriano in crisi nera, l'abitato di Mezzomonte in lento abbandono, il ponte di legno marcio della Santissima e via dicendo.
Insomma, soldi ben spesi.

mercoledì 15 gennaio 2014

Piscis primum a capite foetet

Sono passate solo due settimane dalla scadenza dei contratto dei lavoratori e sono accadute molte cose. Trovo ancora molto strano questo tempismo tutto italiano che si occupa di un argomento solo quando è diventato un'emergenza. Che fosse necessario un incontro pubblico sul parco di S.Floriano l'avevamo fatto presente al primo Consiglio comunale di questa nuova Amministrazione, abbiamo poi presentato un'interrogazione e un'interpellanza per sollecitare il sindaco che solo oggi ha finalmente dichiarato sul Gazzettino di fare propria questa necessità.
Civica Primavera, ad oggi, è ancora l'unica ad aver messo chiaramente le carte in tavola pubblicando una strategia di rilancio concreta e fattibile, articolata in tre proposte per quattro temi. Le dichiarazioni dell'Amministrazione a riguardo sono state centellinate e piuttosto confuse, non è noto quale sia il percorso che la maggioranza intende intraprendere e si attendono le prossime settimane per gli incontri forse decisivi.
Un primo incontro avverrà con il sindacato Cisl, che ha fatto sapere di aver in mano un progetto strutturato che prevede il coinvolgimento di tecnici d'esperienza e l'affidamento dell'intero parco ad una cooperativa di lavoratori. Il dibattito riguardo su quale bilancio peseranno gli stipendi dei tecnici e dei lavoratori è aperto, escludendo quello Fondazione, che privata dei finanziamenti pubblici deve ancora approvare (in violazione all'art.8 del suo Statuto) il Conto Consuntivo 2012, Previsione 2013, Consuntivo 2013 proprio per le problematiche di far tornare questi conti.
Il secondo incontro sarà in Consiglio Comunale, dove tra l'altro il consigliere Egidio Santin chiederà le dimissioni dell'assessore Oliva Quaia, in quanto membro per due legislature del Cda della Fondazione e corresponsabile dell'inerzia firmata LegaNord che ha condotto il parco allo stallo e precipizio attuale.

L'Amministrazione anziché ringraziarci sbotta: "Spiace constatare che anche chi si presentava come il nuovo che avanza, ovvero Primavera, adotta tecniche e comportamenti da vecchia politica, non capendo che sparando a zero sull'attuale situazione di San Floriano non si fa l’interesse del Parco, delle persone che vi lavorano e della nostra Comunità. Il risultato che si ottiene è esattamente l’opposto, ovvero scoraggiare eventuali soggetti esterni ad investire su una realtà che è oggettivamente in difficoltà ma che racchiude in sé ottime potenzialità di sviluppo". Dichiarazione buffa, perché non stiamo "sparando a zero" ma semplicemente applicando trasparenza e informando i cittadini. Due cose che dovrebbero fare loro, anziché lamentarsi che -costretti dalla loro omertà- le stiamo facendo noi. Evidentemente si vuole mettere a tacere, specie chi segnala episodi di cattiva gestione, come ha fatto Ilario De Fort, membro del Cda della Fondazione che riceve costanti pressioni per gli "articoli diffamatori" in cui raccontiamo alcune verità sul parco.

Nel frattempo gli animali sono in mano alla gentilezza di un volontario, Toni De Fort, che a titolo gratuito li foraggia per tamponare la situazione d'emergenza. Quanto a lungo l'Amministrazione protrarrà l'indecisione di questo stallo? Nel frattempo pascoli, frutteti e coltivazioni deperiscono. Purtroppo al presidente Micco pare non sia consentito di render effettive le proprie dimissioni, in quanto nonostante il problema fosse noto da anni l'Amministrazione non sa cosa fare di S.Floriano se non continuare a prender tempo.

Per chi volesse toccare con mano, ecco un piccolo dossier sullo stato d'abbandono e degrado del parco. La situazione non è ovviamente imputabile alla scadenza del contratti di fine dicembre, in quanto a lungo pregressa. E' piuttosto il frutto del disinteresse verso le cose pubbliche, alimentato dalla mancanza di controlli sull'operato dei lavoratori e di un'organizzazione dei lavori. Le responsabilità sono ancora una volta del presidente Aldino Micco, che non ha saputo o voluto farsi valere imponendo che la gestione avvenisse, pur con tutti i limiti legati alla progressiva riduzione dei finanziamenti pubblici, a regola d'arte.

sabato 4 gennaio 2014

AAA cercasi presidente



In questi giorni è tornato in ribalta l'argomento parco di S.Floriano, questo perché aspettiamo sempre che una situazione diventi un'emergenza per dedicarle attenzione. Che il contratto dei sei lavoratori che curano il colle proprietà della Fondazione scadesse il 31 dicembre 2013 era noto da tre anni, ossia da quando la Fondazione Bazzi li ha presi in carico. Per evitarlo non è stato fatto nulla, oltre incrociare le dita sognando di nuovi generosi finanziamenti regionali. Che oggi la notizia faccia scalpore è dovuto all'atteggiamento di riservatezza perpetrato dal presidente Aldino Micco (LegaNord), eletto nel 2011 e poi rieletto in carica nel 2013 dall'amministrazione Della Toffola.
Micco, ora ufficialmente dimissionario, era stato rieletto a garanzia del finanziamento dalla Regione ma così non è stato ed inoltre in qualità di presidente è responsabile della situazione preoccupante del Parco di S.Floriano. Dal 2012 lo Statuto della Fondazione è violato nell'art.8 che prescrive l'approvazione da parte del Cda dei documenti di bilancio di previsione e conto consuntivo. I sindacati lamentano delle irregolarità nel trattamento dei lavoratori, abbiamo più volte chiesto un incontro pubblico o in Consiglio Comunale al quale c'è stato risposto "picche" e ora che la nave affonda il capitano l'abbandona. Tutto sommato è il male minore, personalmente spero che il Cda ne accetti le dimissioni e si proceda quanto prima a girar pagina eleggendo un nuovo presidente.

Guardando al futuro il gruppo Primavera ha studiato un pacchetto di proposte, una strategia di rilancio della gestione della Fondazione e del parco che abbiamo elaborato consultandoci con tecnici ed ex amministratori e sottoporremo all'attenzione del sindaco e del Consiglio Comunale, oltre che alla comunità organizzando incontri pubblici. Abbiamo improntato la strategia (qua il file pdf) sviluppata in quattro capitoli:
- riforma della governance della Fondazione,
- utilizzo di strutture e forme di lavoro,
- promozione della vocazione pubblica, didattica e rurale,
- necessità di progettualità.

Le proposte di governance sono articolate secondo una nuova visione del ruolo del presidente, della finalità della fondazione, del regime fiscale. Le proposte su lavoratori e le strutture riguardano il ricorso ad una cooperativa di lavoro e servizi, l'affidamento tramite bandi e il volontariato di giovani e associazioni.
Grande importanza viene mantenuta all'aspetto didattico e naturalistico, con lo sviluppo di progetti per l'inserimento di giovani nell'agricoltura, per cultura dell'ambiente e della biodiversità e per la promozione storico-archeologica. Tutto questo per affrontare le criticità immediate nell'attesa di poter sviluppare un progetto d'ampio respiro.

Questo documento è teso all'individuare un nuovo presidente che lo sposi, impresa non da poco visto che dev'esser individuato tra i residenti a Polcenigo in un momento di grande difficoltà generale. Vogliamo che il prossimo presidente non sia solo un volontario a tempo perso ma una persona seria che si presenti con un programma, un mandato da attuare e verso il quale render conto alla comunità per evitare che episodi come quello d'oggi non ricapitino.