sabato 13 giugno 2015

Ormai è tardi

Giovedì [play] su richiesta di un gruppo di cittadini, facenti riferimento al gruppo "Insieme contro il mostro di Coltura" si è tenuta una riunione pubblica presso il teatro comunale. L'amministrazione ha invitato una dottoressa dell'Arpa, per presentare i dati tecnici.
Si è partiti con la ricostruzione dei fatti, presentata dal vicesindaco del Fiol. L'iter del piano delle antenne è stato avviato il 18 gennaio 2007 e definitivamente bocciato il 25 settembre 2012. Senza il piano delle antenne le compagnie telefoniche sono libere di contattare qualunque privato e chiedergli, dietro compenso, l'installazione di una torre di telefonia. Il costo della mancata approvazione del piano è stata 25mila euro, pagati dalla Comunità Montana, come ha precisato l'ex assessore Venier presente tra il pubblico a cui il sindaco a lungo ha evitato di dare la parola. Un'altra precisazione l'avevo già fatta intervenendo io, visto che sembrava che se Polcenigo non aveva un piano delle antenne fosse stata una casualità a cui questa amministrazione doveva adeguarsi. E invece il gruppo VivaPolcenigoViva ha contribuito (facendo mancare i sui 3 voti) alla bocciatura del piano. Pertanto partiamo pure dalla considerazione che il sindaco Della Toffola è a favore, come ha ribadito anche in serata, della "deregulation" sul tema delle antenne. Giusto per capire, perché poi uno si domanda come mai le cose vanno in una certa maniera e che le richieste vengano accolte solo di facciata.


Ma proseguiamo; il vicesindaco Del Fiol ha presentato la corrispondenza che l'Amministrazione ha intrattenuto con il gestore telefonico, che inizialmente era intenzionato a posizionarsi sulla proprietà pubblica in corrispondenza del serbatoio dell'acquedotto. L'Amministrazione aveva chiesto che fossero usati "materiali e colori" per minimizzare l'impatto, senza dare ulteriori dettagli né curarsi del fatto che fin dal progetto preliminare era evidente che Vodafone se ne stava fregando di quella vaga prescrizione. Il Comune avrebbe incassato circa 9mila euro all'anno di affitto e tutti sarebbero stati meno preoccupati, essendo il sito posto parecchio più in alto rispetto all'abitato della frazione. Sennonché l'imprevisto: il basamento dell'antenna andrebbe a interferire con la conduttore dell'acqua. A parte che trovo strano che non ci fossero alternative dal punto di vista ingegneristico, forse non le hanno cercate, ma come Venier ha avuto modo di osservare, l'amministrazione avrebbe potuto contattare ed espropriare parte del lotto accanto, ma non c'ha nemmeno pensato. Questa semplice idea non è arrivata da nessuno, perché com'è stato osservato dal pubblico piuttosto incazzato, l'assemblea con la cittadinanza è stata fatta a posteriori a frittata ormai fatta, e su richiesta, anziché prima. Inoltre l'Amministrazione avrebbe potuto pretendere e sorvegliare sul fatto che l'antenna impattasse il minimo possibile con il paesaggio, magari prevedendo un camouflage per nascondere le parabole. E invece no.


Quello che è successo è molto semplice, dov'era posta un'antenna carrello provvisoria, ossia presso il magazzino edile Celant (a cui vanno i soldi dell'affitto di Vodafone e magari in futuro anche di TIM), è stata eretta la nuova torre di Coltura. La compagnia telefonica ha ovviamene optato per la scelta per lei più semplice ed economicamente vantaggiosa. La dottoressa dell'Arpa ha spiegato che i valori calcolati sull'abitato sono inferiori al limite di normativa di 6 volt/m (nell'immagine sotto siamo a quota 17m), mentre il sindaco si è avventurato dichiarando che non ci sono elementi a sostegno che la vicinanza con l'antenna riduca il valore degli immobili in risposta a chi chiedeva una riduzione dell'IMU. I cittadini sono esplosi più volte per sfogare la loro insoddisfazione, vuoi per lo scempio di un paesaggio che era molto bello, vuoi per l'inutilità di un antenna esagerata che va a coprire un segnale che c'era già, vuoi per i soldi che il Comune si è lasciato sfuggire ma sopratutto per la preoccupazione per l'esposizione a lungo termine ad un ulteriore segnale radio che si potevano evitare.
Sollecitato più volte da Venier, ecco perché non gli veniva data la parola, il sindaco ha dichiarato che "l'amministrazione sta valutando la redazione del programma delle antenne" che ad essere sinceri mi sembra un po' vago come impegno. Sull'antenna di Coltura nessuna promessa d'intervento, diamo quindi il benvenuto a  questo nuovo sgradito arrivo ringraziando le amministrazioni precedenti e l'attuale per la loro incapacità.


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