venerdì 3 luglio 2015

Al contadìn non far sapere





Del Consiglio Comunale del 29 giugno ne ha scritto in anticipo il prono giornalista S.Cescut sul Messaggero senza poi degnarsi di venire alla seduta. D'altra parte perché farlo quando il sindaco gli passa i comunicati stampa da pubblicare senza verificare le fonti? Un peccato, perché se fosse venuto a sentire (come ha fatto la Giannelli del Gazzettino) ne avrebbe sentite delle belle.
La seduta si è aperta con le dimissioni del Consigliere Primavera Polcenigo Martina Janes, che riporto testuali:

Come annunciato durante la campagna elettorale 2013 la lista civica Primavera Polcenigo ha scelto di dare la possibilità a tutti i suoi giovani componenti di fare la propria parte all’interno del Consiglio Comunale, affinché l’impegno programmatico potesse concretizzarsi e diventare esperienza formativa per ognuno.Dopo il consigliere De Carli è ora giunto il mio turno, dopo più di due anni, di passare il testimone e con questa dichiarazione annuncio quindi le mie previste dimissioni.Confermo tuttavia il mio impegno civico, la partecipazione alle attività del gruppo e il sostegno ai nostri consiglieri comunali, ai quali auguro un buon lavoro possibilmente seguito da maggiori soddisfazioni di quante io ne abbia finora ricevute.È sconfortante vedere come questa Amministrazione abbia spesso investito di più sull’immagine e sull’apparenza che sulle evidenti problematiche sociali, ambientali e urbanistiche del Comune. Finora inoltre non è stato dato uno spazio reale alla partecipazione attiva dei cittadini e le Commissioni Consiliari, che hanno presidenti nominati tra le file della stessa maggioranza, vengono di rado convocate.Mi sono chiesta spesso se valesse la pena continuare a collezionare “no” e risposte non soddisfacenti o elusive da parte di questa Amministrazione e come si potesse fare per continuare comunque a pensare ad un futuro migliore per questa comunità. La risposta al primo dubbio è sì, sicuramente ne vale la pena e la frustrazione fa diventare ancora più tenaci. Su come fare invece ho trovato confortanti queste parole di Enrico Berlinguer, che ci tengo a condividere in questo Consiglio, sperando che suscitino in voi quello che hanno suscitato in me: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia”. [Martina Janes]

Poi il vicesindaco Del Fiol si è prodigato a lungo nella presentazione e analisi del bilancio, sottolineando come non ci siano stati tagli al welfare e si stia finalmente procedendo all'appalto del ponte di S.Floriano zona marcita. Purtroppo le buone notizie finiscono qua perché si passa alla modifica di un regolamento comunale per introdurre la registrazione digitale del Consiglio Comunale. Della Toffola ha pensato infatti di cogliere l'occasione per svuotare il verbale cartaceo della seduta togliendo la parte riguardante il dibattito in aula, insomma niente più dichiarazioni dei consiglieri scritte. Così facendo sarà molto più difficile rinfacciare quanto dichiarato (e già adesso per un virgolettato inesatto ti fanno una testa così) in quanto per farlo sarà necessario recarsi fisicamente in Municipio e chiedere la registrazione in digitale, ascoltarsela e trascrivere la parte che interessava. Una bella complicazione, del tutto evitabile. Le minoranze hanno segnalato prontamente l'inghippo, sottolineando come sia possibile passare al digitale e al tempo stesso mantenere un verbale che abbia un senso... e senza alcun maggior costo per la cassa comunale. Ma la maggioranza non ne ha voluto sapere. In questo modo si sbarazzano in futuro di tutte quelle dichiarazioni scomode come quando Della Toffola si è detto a favore del mostro di Coltura "che i gestori di telefonia vengano, trovino i privati disposi a cedere l'area e che si posizionino autonomamente" o quando Pegoraro si è sbarazzato dei vecchi lavoratori del colle di S.Floriano "andare a trattativa con la condizione di prendersi in carico anche i dipendenti ti limita le potenzialità di trattativa". Un passo indietro nella trasparenza e più libertà per i nostri Amministratori di fare i loro comodi. Si passa poi per un breve intramezzo in cui il Consigliere di maggioranza Riet ha sbottato definendo "monate" il devolvere il gettone di presenza alla causa dei terremotati in Tibet e si è passati alle interrogazioni della Civica Democratica, presentate ancora ad aprile e maggio e finalmente prese in considerazione. In breve si riscontra un'incongruenza tra la prescrizione dell'Amministrazione Del Puppo di utilizzare dei sassi piuttosto che enormi massi per le lavorazioni (molto contestate) sul Gorgazzo ma Della Toffola lo nega, allora la Perut gli legge in aula proprio il testo, smentendolo. Della Toffola si arrampica con grande abilità sugli specchi e sposta il discorso, la Perut anziché inchiodarlo lo grazia. Forse ringalluzzito il sindaco poi fa una sparata che suscita perplessità e qualche risata tra il pubblico. Secondo una non meglio precisata perizia la rovina del ponte di S.Floriano sarebbe dovuta al transito di bovini e cavalli. Per smentirlo bastano le parole di Ugo Perut, l'architetto del ponte, che in Commissione Urbanistica aveva detto che la causa era la mancanza di manutenzione, ossia le foglie marce che avevano rovinato prima le assi, poi la struttura secondaria in legno. Ammetteva Perut che una struttura in legno ha bisogno di manutenzione e non era mai stata fatta. A dire il vero c'era anche stato un cedimento delle fondazioni, ma interrogato in merito il sindaco si era detto e ha ribadito di non essere interessato a recuperare le responsabilità del degrado. Per finire in bellezza, dopo l'incontro con i cittadini sull'antenna (mostro) di Cultura i giornali avevano intitolato ottimisticamente che la Giunta avrebbe provveduto a un piano delle antenne per evitare il ripetersi di situazioni simili. Ebbene l'assessore Pegoraro ha paventato che TIM potrebbe installarsi altrove e quindi regalarci una nuova bellissima antenna, ma che "speriamo" vada su quella esistente del magazzino Celant, raddoppiando così il guadagno del privato. Sull'intenzione di dotarci di un piano per le antenne neanche una parola, quindi ce lo sogniamo.